Regione e professionisti a confronto sulla pianificazione urbanistica

31 gennaio 2020 | 12:45
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Regione e professionisti a confronto sulla pianificazione urbanistica

A Cherasco il convegno sul progetto di legge n.70 della nuova Giunta Regionale

La Regione Piemonte e i principali ordini professionali della Provincia, insieme ad Associazioni e Comuni, si sono incontrati oggi a Cherasco per un confronto sul Progetto di Legge regionale n.70 “Norme di semplificazione in materia urbanistica e modifiche alla L.R. N.16/2018”, in particolare sulle norme per riuso e riqualificazione dell’edificato e rigenerazione urbana.

Presenti anche ANCE Cuneo e Confindustria Cuneo al convegno che ha visto, al tavolo dei relatori, figure istituzionali e tecniche: il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Vicepresidente e Assessore Regionale Fabio Carosso, l’Architetto e Consigliere Regionale Valter Marin, l’Architetto e Presidente Reti delle Professioni Tecniche Piemonte Laura Porporato, l’Avvocato Piero Golinelli e l’Ingegnere Livio Dezzani, esperti di urbanistica e membri INU Piemonte. A coordinare i relatori Franco Drocco, Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Cuneo.

Ha aperto i lavori la Regione Piemonte, con l’intervento degli esperti urbanistici che hanno commentato nel dettaglio ciascun articolo del Progetto di Legge sulla pianificazione urbanistica. La parola è poi passata ai rappresentanti di ordini professionali, tra cui ingegneri, architetti e geometri, associazioni quali ANCI, ANPCI, ANCE Cuneo, e Sindaci e tecnici comunali, che hanno condiviso un punto di vista tecnico sul tema del recupero dell’edificato e della rigenerazione urbana. Il dibattito è stato dunque un’occasione per capire l’orientamento regionale e fornire spunti per la nuova normativa che sarà approvata in tempi brevi.

Gabriele Gazzano, Presidente di ANCE Cuneo, ha ribadito la posizione dell’Associazione riguardo alla burocrazia. “Le imprese edili devono poter lavorare con un sistema legislativo chiaro, evitando soggettività o discrezionalità, senza preoccuparsi che la burocrazia metta in discussione il programma industriale – ha commentato Gazzano – Gli interventi di recupero e riqualificazione prevedono, rispetto ai costi certi di costruzione su un lotto vergine, un margine di rischio superiore in quanto possono subentrare fattori imprevisti, pertanto sono necessarie delle disposizioni maggiormente coraggiose del legislatore al fine di incentivare efficacemente gli interventi di recupero e di raggiungere gli obiettivi prefissati.