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Oggi, 6 gennaio, è il giorno del ciciu e del galetu

6 gennaio 2020 | 09:03
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Oggi, 6 gennaio, è il giorno del ciciu e del galetu

Due prodotti tipici da forno che si regalano all’Epifania

In alcuni comuni del cuneese il 6 gennaio è il giorno del ciciu e del galetu, tradotti dal piemontese il pupazzo e il galletto.

Sono due prodotti tipici da forno, due portafortuna legati al solstizio d’inverno, l’inizio di un nuovo ciclo, il ritorno del sole, una nuova era annunciata dal canto del galletto, e dal fantoccio che come quello di neve si scioglie annunciando il ritorno del sole sino al suo massimo splendore positivo che raggiungerà a fine giugno con il solstizio d’estate. Da tradizione li regala il padrino, augurando al figlioccio un buon anno nuovo, un buon nuovo ciclo.

Una tradizione che continua a tramandarsi e che l’artista buschese Dante Bruno ha raccontato nel suo libro “Ciciu e Galetu, la strenna dei buschesi” pubblicato nel 2018.

Secondo le ricerche di Dante in un dizionario piemontese datato 1816 il sacerdote chierese Casimiro Zalli parla del Ciciu e del Galetu realizzati nei forni comunitari per rallegrare i bambini con la pasta avanzata del pane.

Nella pubblicazione Dante Bruno ha raccolto le interviste ai panettieri Ramonda del Borgo e Aimar, Giaime e Gollè, Bongiovanni e Delfino e ancora Gertosio, Rinaudo, Ballatore che a Busca hanno avuto il loro pastino e la loro gloria. Da undici che erano negli anni ’60, oggi sono rimasti quattro panettieri Marengo, Panero, Colombano e Dutto.

Tanti i bambini buschesi che oggi, come allora, aspettano di ricevere il Ciciu o il Galetu.

Nella foto Dante Bruno con una cesta di Ciciu e Galetu