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Mondovì risponde ad antisemitismo e razzismo con una fiaccolata

24 gennaio 2020 | 20:05
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Mondovì risponde ad antisemitismo e razzismo con una fiaccolata

Lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, alle ore 20 il corteo si metterà in cammino fino a raggiungere la casa di Lidia Rolfi

Mondovì. Una fiaccolata-corteo dal Palazzo Municipale alla casa di via Lidia Rolfi 10, quella in cui oggi abita il figlio di Lidia, Aldo, che nella mattinata di venerdì 24 gennaio ha trovato la porta d’ingresso imbrattata con la vergognosa scritta antisemita.

L’Amministrazione Comunale intende, con la fiaccolata, rispondere ad un gesto che offende ed indigna Mondovì, Città Medaglia di Bronzo al Valor Militare nella Guerra di Liberazione, e tutti i monregalesi. L’appuntamento è per lunedì 27 gennaio, alle ore 20, in piazza Martiri della Libertà (davanti al Palazzo Municipale). Il corteo attraverserà le vie del centro storico cittadino (via
Piandellavalle, via Sant’Agostino, piazza San Pietro, via Meridiana, piazza Cesare Battisti, via Beccaria) fino ad arrivare all’abitazione.

«Invitiamo tutti i cittadini a partecipare, come pure le Istituzioni e i rappresentanti dei Comuni limitrofi. Il nostro auspicio è che la comunità tutta si metta in cammino e, unita, testimoni la ferma condanna del gesto ed esprima solidarietà alla Comunità Ebraica, al nostro concittadino Aldo e a alla sua famiglia». Oltre alla fiaccolata, Mondovì commemorerà il Giorno della Memoria con una serie di iniziative già programmate da tempo, con il coinvolgimento di tutti gli Istituti Scolastici cittadini. In allegato il programma completo.

Di seguito, l’intervento del Sindaco Paolo Adriano sull’accaduto: «Un atto gravissimo che, da Sindaco e da uomo, condanno fermamente. Un fatto vergognoso che offende ed indigna Mondovì, Città Medaglia di Bronzo al Valor Militare nella Guerra di Liberazione, e tutti i monregalesi. Ci stiamo organizzando per rispondere con un’apertura straordinaria della Sinagoga di Mondovì: invito, quindi, tutti a partecipare per esprimere non solo vicinanza e solidarietà alla Comunità Ebraica, ma per affermare con forza la nostra appartenenza ad una società civile e democratica e condannare pericolosi rigurgiti di antisemitismo. In attesa che vengano concluse le indagini per individuare e assicurare alla giustizia i responsabili del gesto, esprimo – a nome mio, dell’Amministrazione tutta e della cittadinanza – solidarietà alla Comunità Ebraica, al nostro concittadino Aldo Rolfi e a tutta la famiglia, da sempre impegnata – in memoria della mamma Lidia Rolfi, a cui è intitolata la scuola primaria di Piazza – nella testimonianza e nella tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione. Ricordo, infine, che tra pochi giorni e con ancor più viva partecipazione Mondovì poserà due nuove pietre alla memoria di due concittadini deportati nei campi di concentramento».