Marco Buttieri nel Cda dell’Agenzia Territoriale della Casa

11 gennaio 2020 | 16:34
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Marco Buttieri nel Cda dell’Agenzia Territoriale della Casa

Prima riunione del nuovo Cda dell’Agenzia Territoriale della Casa del Piemonte sud ed elezione di tre cuneesi. A Marco Buttieri la vicepresidenza, con lui Gino Garzino e Mario Canova

L’imprenditore saviglianese eletto vicepresidente dell’ente mentre a rappresentare la provincia di Cuneo nel Cda sono presenti anche il presidente uscente Gino Garzino e l’albese Mario Canova.

Mercoledì 9 gennaio, ad Alessandria, nel corso della prima riunione del 2020 del nuovo Cda dell’ATC (Agenzia Territoriale della Casa) del Piemonte Sud, che comprende le province di Cuneo, Asti e Alessandria, presieduto dall’avvocato Paolo Caviglia, il saviglianese Marco Buttieri, 43 anni, è stato eletto vicepresidente dell’ente. A Buttieri, che nel passato aveva già ricoperto l’incarico di presidente dell’ATC di Cuneo, è stata assegnata la delega a “seguire e controllare l’andamento dell’amministrazione con riferimento agli obiettivi decisi dal Consiglio di amministrazione sul territorio provinciale della sede di Cuneo” oltre a “curare i rapporti istituzionali con le Amministrazioni locali, la Prefettura e altri Enti ed associazioni”.

Per Buttieri: “E’ un piacere poter riprendere un ruolo operativo in ATC dopo cinque anni dalla fusione. Ci sono ancora tante cose da fare per migliorare il settore dell’edilizia sociale sul nostro territorio. Il mio primo impegno – spiega – sarà quello di contrastare i “furbetti” del reddito zero e garantire le manutenzioni degli immobili nonostante le nuove norme fiscali decise dal governo creino non pochi problemi”.

Per il nuovo Cda, uno dei primi problemi da affrontare è quello relativo alla reintroduzione dell’Imu sulle case popolari, settore già pesantemente segnato dalla mancanza di risorse per le manutenzioni. “Il Governo parla di rilancio del settore casa ma in realtà, con questa decisione – osserva Buttieri – lo mette in grave difficoltà. Le Atc del Piemonte dovranno scegliere se effettuare la manutenzione dei tetti o degli ascensori, abbattere le barriere architettoniche o pagare l’Imu”.

Anche Federcasa, la federazione che riunisce a livello nazionale 74 enti che da quasi un secolo costruiscono e gestiscono abitazioni sociali, realizzate con finanziamenti pubblici, ma anche con fondi propri e tramite prestiti agevolati, è intervenuta sul tema, in occasione dell’approvazione della manovra finanziaria. Si tratta di quelli che un tempo erano denominati “Istituti autonomi per le case popolari”, alcuni dei quali sono ancora in via di trasformazione in Aziende e che gestiscono un patrimonio di quasi 900 mila alloggi, destinato ad un’utenza con reddito basso o medio. L’assemblea generale di Federcasa, nell’esprimere forte preoccupazione per l’introduzione dell’Imu per le abitazioni di edilizia agevolata, aveva rivolto un accorato appello al  , istanza che è stata ripresa da Buttieri che si è rivolto a sindaci e amministratori locali.  “Credo serva una mobilitazione di tutti i rappresentanti del territorio. Altrimenti – sostiene Buttieri – un settore che in Piemonte riguarda più di 50 mila nuclei familiari e dà lavoro a centinaia di imprese edili e a tanti artigiani rischia il tracollo”.

Oltre a Buttieri, nel nuovo Cda dell’Atc Piemonte Sud la provincia di Cuneo è rappresentata da altri due cuneesi: il saviglianese Gino Garzino, presidente uscente e l’albese Mario Canova.