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Il Piemonte e l’Alzheimer

25 gennaio 2020 | 09:58
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Il Piemonte e l’Alzheimer

95mila pazienti di Alzheimer in Piemonte e la provincia di Cuneo è al terzo posto tra quelle con i tassi di mortalità più elevati. La speranza viene dalla prevenzione ma si stima che tra 10 anni si avrà un nuovo malato di Alzheimer ogni 3 secondi

I più alti tassi di mortalità si presentano in Valle d’Aosta (48%), in Piemonte (36%), in Sardegna (36%), in Veneto (36%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (36%). Ossevando i dati relativi alle provincie, i tassi più elevati si registrano a Carbonia-Iglesias (46%), Treviso (39%), Cuneo (38%), Trapani (38%), Sassari (38%), Bergamo (36%), Cremona (36%), Ancona (36%) e Modena (36%). Parliamo di Alzheimer, di cui in Italia si contano 1.2 milioni di ammalati. Ma il dato peggiore è che oltre 700mila persone non sanno ancora di aver contratto questa malattia.

Sono alcune delle informazioni che sono emerse convegno «Invecchiare in salute: quali percorsi?», che si è tenuto a Roma organizzato dal Rotary Club Roma Capitale.

I numeri sono impietosi: 120 mila malati di Alzheimer in Lombardia, 109 mila nel Lazio e 106 mila in Emilia-Romagna. A seguire Puglia (104 mila), Veneto (100 mila), Campania (98 mila), Piemonte (95 mila), Sicilia (90 mila), Toscana (85 mila), Calabria (68 mila), Marche (42 mila), Sardegna (40 mila), Friuli Venezia Giulia (36 mila), Liguria (33 mila), Abruzzo (25 mila), Trentino-Alto Adige (15 mila), Umbria (13 mila), Basilicata (9 mila), Molise (8 mila), Valle d’Aosta (4 mila).

Per quanto riguarda le età dei pazienti colpiti dalla patologia, lo 0,4%  ha tra i 65 e i 69 anni, l’1,9%  tra i 70 e i 74 anni, il 3,4% tra i 75 e i 79 anni per arrivare all’11,5% degli anziani che hanno 80 anni e più. Ne vengono colpite maggiormente le donne con l’incidenza del 6%, il doppio di quella degli uomini (3%). Dalle analisi effettuate risulterebbe che l’insorgenza della malattia è diffusa prevalentemente tra gli individui meno istruiti (6%) con una quota doppia rispetto a chi ha un’istruzione media (3%) ed è meno diffusa tra chi è altamente istruito (1%). Nel 63% dei malati vengono segnalate gravi difficoltà nella cura della persona, il 90% ha gravi difficoltà nelle attività domestiche, il 68% lamenta un calo di concentrazione e al 12% dei malati sono successi degli incidenti domestici.

Nel mondo si contano 49 milioni di pazienti, con una situazione in evoluzione che porterà, tra 10 anni, ad avere un nuovo malato di Alzheimer ogni 3 secondi.