Furto in villa ad Alba

9 gennaio 2020 | 10:13
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Furto in villa ad Alba

Ladri acrobati che usano le grondaie per entrare in casa e rubare denaro e oggetti preziosi

Durante le festività i ladri sono penetrati in un alloggio arrampicandosi su una grondaia. I padroni di casa sono stati immobilizzati e derubati di denaro e oggetti preziosi

Non è solamente a Cuneo che nel corso delle festività natalizie si sono verificati molti furti in appartamenti. Anche Alba è stata presa di mira dai ladri che hanno colpito, in particolare, ville localizzate sulle colline intorno alla capitale delle Langhe. Nel caso verificatosi durante le vacanze, quattro incappucciati sono saliti al primo piano di un’abitazione in via Donizetti arrampicandosi sulle grondaie per poi forzare una porta finestra ed entrare nell’appartamento. I proprietari in quel momento erano in casa e sono stati immobilizzati dai malviventi che hanno poi provveduto a portare via denaro e oggetti preziosi. I ladri parlavano italiano, anche se avevano una leggera inflessione straniera, non erano armati e non hanno fatto uso di violenza fisica anche se quella psicologica causata dalla loro presenza è stata una prova dura da sopportare per i malcapitati padroni di casa. Il tutto si è consumato intorno alle 19, vittime un ex dirigente Ferrero in pensione e la moglie, che aspettavano ospiti per la cena.

Anche se sono state rilevate delle analogie con la rapina subita prima di Capodanno dal barolista Enrico Scavino, nella sua casa e cantina di Castiglione Falletto, i carabinieri sono propensi a escludere che si tratti della stessa banda.

Restando alle Langhe e al Roero, da segnalare come le forze dell’ordine non abbiano mai abbassato la guardia di fronte al crescente numero di furti in abitazione che per tre mesi avevano creato una situazione di grande allarme sul territorio. A fine novembre, infatti, con l’operazione “Passo falso” i carabinieri hanno arrestato due albanesi, cinque bulgari e due macedoni, tutti domiciliati nell’Astigiano, con l’accusa di furti in abitazione, ricettazione, riciclaggio, uso fraudolento di carte di credito e porto abusivo di armi. La “banda del buco”, così era stata denominata la gang dell’est, si era resa responsabile di una settantina di furti in abitazioni, tra cui quello compiuto a Sommariva Bosco, dove i ladri si erano portati via niente meno che i 14 scalini in pietra all’ingresso di casa, obbligando la famiglia derubata a chiamare i vigili del fuoco per poter uscire.