Occhio alle caldaie |
Ambiente
/
Regione Piemonte
/

Caldaie sotto controllo

22 gennaio 2020 | 09:22
Share0
Caldaie sotto controllo

Sono iniziati in tutto il territorio regionale i controlli e il campionamento del pellet destinato al riscaldamento

I carabinieri del Nucleo forestale e i tecnici dell’Arpa hanno un compito in più da svolgere. Da ieri, infatti, sono iniziati in tutto il territorio regionale i controlli e il campionamento del pellet destinato al riscaldamento. La ragione? La combustione di pellet di scarsa qualità o illegale può portare ad un aumento dell’emissioni di PM10 e di Ossidi di azoto fino al 50% superiori rispetto alla combustione di materiali apparentemente identici ma di fascia più alta.

Da parte sua l’Agenzia regionale per l’ambiente ha completato il primo ciclo di controlli su caldaie e impianti termici, che sono terminati il 31 dicembre 2019. Il risultato è che su 144 apparati ispezionati in Piemonte, per un numero complessivo di circa 3000 unità abitative in tutta la regione, quasi la metà, circa 70, sono risultati non in regola per superamenti di emissioni di ossidi di azoto, mancata manutenzione ed errata o mancata contabilizzazione del calore. La sanzione è pesante: circa 1.000 euro per apparato irregolare.

«Fino ad oggi è stato sottovalutato l’impatto delle emissioni da riscaldamento sulla qualità dell’aria – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – In Piemonte il contributo alle concentrazioni di Particolato PM10 del riscaldamento domestico a biomassa legnosa è di circa il 45% nel Comune di Torino e supera il 50% negli altri capoluoghi, e per questa ragione abbiamo deciso di intensificare il monitoraggio sulla qualità dei materiali utilizzati per il riscaldamento».

Per l’Arpa Piemonte, l’inquinamento prodotto da una caldaia domestica a pellet dipende sia dalla qualità del combustibile che dalle caratteristiche dell’impianto. Il Comandante della Regione Carabinieri Forestali del Piemonte,Benito Castiglia ha spiegato che “Quindici siti da oggi sono sotto controllo con 10 squadre in campo per la verifica e il sequestro dei Pellet. L’obiettivo è fare campionamenti e controlli per la non rispondenza del prodotto, provenienza legale del prodotto finalizzato a contrastare il commercio illegale del legno e poi la frode commerciale. Un elemento fondamentale è il prelievo dei campioni a cui seguirà il riscontro analitico con Arpa”.

E tutto questo alla faccia di Trump, che continua ad affermare che il problema ambientale non esiste…