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Boves festeggia gli ottantacinque anni di Elvis

9 gennaio 2020 | 12:05
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Boves festeggia gli ottantacinque anni di Elvis

La mostra si svolgerà dall’11 al 17 gennaio con una ricca esposizione nella ex Confraternita di Santa Croce

Boves. Gli appassionati Antonella Santovincenzo, Patrizia Tesser,  Renzo Demaria, Miky Cardellino ed Ernesto Zucconi, con i «Beat Circus» (Andrea Borgna, Luca Castellino, Roberto Cavallo e Carlo Pinna), invitano a grande iniziativa bovesana, di livello nazionale, dedicata a quello che sarebbe stato l’ottantacinquesimo compleanno dello statunitense «Re del rock» (ma anche eccelso musicista melodico, gospel e country), Elvis Presley (nato l’8 gennaio 1935, morto il 16 agosto 1977).
Si tratta di ricca esposizione (oltre quattrocento fotografie e «memorabilia», accenni alla sua ricca attività cinematografica) nella ex Confraternita di Santa Croce, prevista tra l’11 ed il 17 gennaio (da sabato a venerdì, aperta tutti i giorni tra le 10 e le 12 e le 16 e le 19), con concerto dei «Beat Circus» (accompagnate da filmati dell’artista americano, di sue esibizioni, alle tastiere Ernesto Zucconi) fissato per venerdì 17 alle 21, nella stessa ex Confraternita. L’iniziativa vuole essere anche ideale «gemellaggio culturale» con Colleferro, città della provincia di Roma, da cui arrivano alcuni degli organizzatori.
Sì vedrà l’enorme ascendente che «Elvis» ebbe sui giovani, il suo «carisma», la sua partecipazione alla seguitissima trasmissione di Ed Sullivan, il suo passaggio («sogno americano») dalla povertà alla ricchezza, le grandi vendite di dischi (apice del suo successo furono gli anni Sessanta, ma con bel rilancio anche nel decennio successivo, sin alla morte) e i buoni incassi al botteghino dei suoi film (anche tre all’anno), il suo approccio sempre etico, con matrice religiosa, verso gli altri, il suo servizio militare in Germania (a Bad Nauheim), la sua fiabesca residenza di Memphis (Tennesse), «Graceland», le sue esibizioni a Las Vegas… Come commenta Ernesto Zucconi, si celebra, ad inizio Terzo Millennio, un «mito che resta intramontabile», vivo ancora, a livello mondiale.