Uncem e fake news

Controlli sulle caldaie e proteste Uncem

22 gennaio 2020 | 13:26
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Controlli sulle caldaie e proteste Uncem

Da una parte i controlli dei carabinieri del Nucleo forestale e dell’Arpa, dall’altra le considerazioni dell’Uncem, l’Unione dei comuni montani italiani, che bolla come fake news le notizie sull’inquinamento prodotto da legna, pellet e biomasse,

Da una parte i controlli dei carabinieri del Nucleo forestale e dell’Arpa, dall’altra le considerazioni dell’Uncem, l’Unione dei comuni montani italiani, che bolla come fake news le notizie sull’inquinamento prodotto da legna, pellet e biomasse, date da chi non ha adeguate informazioni o da chi è mosso dalle lobby delle fonti fossili.

Sono accuse pesanti, lanciate da chi, come l’Uncem, fa parte della coalizione “L’Italia che rinnova” insieme a Legambiente, Kyoto Club, Aiel, RisorsaLegno, Anfus e AssoCosma. Secondo Francesco Ferrante, vice presidente di Kyoto Club: “La verità è che a inquinare non sono le biomasse legnose ma l’uso ancora troppo diffuso di apparecchi vecchi e inquinanti. Dobbiamo smetterla con le solite fake news e far sapere invece qual è la realtà delle cose e soprattutto cosa bisogna fare. Innanzitutto sostituire i vecchi apparecchi con quelli di nuova generazione, che abbattono le emissioni fino all’80%, un’enormità”.

Se è vero che circa il 60% di stufe a legna o pellet hanno oltre 10 anni,  rottamare le vecchie rappresenta un fatto fondamentale e strategico nella lotta all’inquinamento. Oltretutto, per passare dalle vecchie caldaie a quelle di nuova generazione, esiste il Conto Termico, che rimborsa ai cittadini fino al 65% delle spese. Non si tratta di una detrazione ma di un versamento sul conto corrente che viene effettuato entro 3-4 mesi. La realtà è che questa misura è poco conosciuta tanto che nel 2019 solo il 32% dei fondi a disposizione è stato utilizzato dai cittadini. E per assurdo, persino la Pubblica Amministrazione non ha usufruito del 70% degli incentivi del Conto Termico che aveva a disposizione.