Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta

31 dicembre 2019 | 17:02
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Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta
Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta
Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta
Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta
Per l’ultima volta si abbassa la saracinesca dello studio fotografico Pignatta

Oggi, 31 dicembre 2019, chiude definitivamente uno dei negozi che ha fatto la storia di Busca

Busca. Oggi, martedì 31 dicembre, lo studio fotografico Pignatta chiuderà definitivamente.

Dopo 110 anni un pezzo di storia buschese se ne va. Dietro al bancone fino ad oggi Grazia, supportata dal fratello Bruno, che ha portato avanti l’attività di famiglia iniziata dal nonno Giuseppe.

La storia di una famiglia con la passione per la fotografia e per la musica trasmessa, è proprio il caso di dirlo, di padre in figlio. Va avanti da tre generazioni.

Michele Pignata, detto Beppino, nasce a Sampeyre nel 1910. Il padre Giuseppe, avendo l’hobby della fotografia, intraprende all’inizio del secolo l’attività in Val Varaita. Nel 1920 trasferisce a Busca, nell’attuale piazza Regina Margherita la bottega da fotografo e tre anni dopo stabilisce lo studio in corso Giolitti dove ha sede tuttora.

Nel frattempo il figlio Michele inizia ad imparare sotto la guida del padre le prime nozioni fotografiche e diciottenne si reca a Torino presso lo studio Mangini, uno dei massimi ritrattisti dell’epoca ad imparare l’arte. Al termine della scuola, durata due anni, l’apertura di una sala di posa segna l’avvio della vera attività professionale della ditta Pignata. Padre e figlio giravano le campagne buschesi con un’automobile Balilla andando a riprendere i gruppi famigliari che abitavano nei cascinali con le macchine fotografiche denominate “campagnole” su lastre di vetro. In seguito, in piena guerra mondiale, Michele Pignata gira i dintorni di Busca su una vespa e, con due o tre macchine fotografiche a tracolla, va alla ricerca di luoghi e personaggi da ritrarre. Apre un piano bar e fonda un’orchestra musicale che ha notevole successo al termine della guerra e tra i componenti ricordiamo Mario Rosano (saxofono) Giovanni Pianni (chiatarra) e Pierino Perona (flauto). Negli anni 60 inizia ad effettuare una serie di viaggi in giro per il mondo dove fotografa usi, costumi e paesi.

Il negozio continua con la moglie, la signora Albina la Rosa, cui subentra poi Grazia che prosegue l’attività di famiglia. La sua passione viene tramanda alla famiglia che prosegue l’attività paterna. A ragione Pignata si può definire il fotografo di Busca.

Nascite, battesimi, cresimi e matrimoni: non c’è un buschese che in casa non abbia una fotografia scattata da loro.

Un’attività riconosciuta anche dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Cuneo l’8 dicembre del 2013 per la fedeltà al lavoro e progresso economico. Inoltre alcune attrezzature storiche dello studio sono state donate dalla famiglia Pignata all’associazione Ingegnium e sono in mostra al Convento dei Cappuccini.

Grazia che qui, in questo studio, è nata e cresciuta sceglie di chiudere perchè come ci racconta: “C’è un tempo per ogni cosa, non sono più all’altezza di questi tempi, il mio è stato un lavoro di fotografia. Oggi devo dire basta perchè dopo 60 anni non c’è più la capacità di rivoluzionare il modo di lavorare.”

Da quando si è saputo di questa decisione grande è stata la riconoscenza e l’affetto dimostrato a Grazia e alla famiglia Pignata dai buschesi e non solo. Una famiglia che è davvero un’istituzione per Busca come si evince da alcuni aneddoti raccontati dalla stessa grazie di un ingrandimento regalato piuttosto che persone incredule che la chiamato per sapere se è proprio vero che ha scelto di chiudere.

“Sono ben contenta di aver fatto quello che ho fatto, ringrazio davvero tutti per il trattamento riservato in tutti questi anni” conclude Grazia con il suo sorriso con cui ha sempre accolto i clienti dietro la macchina fotografica.