“Domani mi toglieranno i bambini e non è giusto”: l’appello di una mamma cuneese

1 dicembre 2019 | 20:25
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“Domani mi toglieranno i bambini e non è giusto”: l’appello di una mamma cuneese

L’appello: “Ascoltate i ragazzi!”

Cuneo. Una storia di sofferenza di quelle che si sentono spesso al telegiornale. La racconta una madre, che chiameremo Anna, nome di fantasia, per tutelare la privacy sua e della sua famiglia. Una donna che, racconta, ha «messo sempre la famiglia al primo posto a scapito della mia felicità» e che ha «lottato per tanti anni affinché mio marito potesse curarsi e uscire dal tunnel dell’alcolismo. Non l’ho mai denunciato pensando di fare il bene dei miei quattro figli a cui non volevo far mancare il padre».

Ma il silenzio di tanti anni e le sopportazioni sarebbero costate care ad Anna: «Lo stiamo pagando tutti – dice -. Io, e soprattutto i miei figli». Bambini e ragazzi tra i 5 e i 15 anni di età.

Qual è la situazione attuale?«Non mi sento tutelata, domani mi toglieranno i bambini. Dovrò portarli dai nonni paterni perché il padre attualmente indagato non se ne può occupare. Potrò forse vederli in un luogo neutro. Ma se pensano che mi arrenda non mi conoscono».

Come si è arrivati a questo?«Sono arrivata esasperata alla separazione dopo averle tentate tutte con il mio ex che mi diceva sempre che sarebbe cambiato, avrebbe smesso di bere e non lo ha mai fatto, ho deciso che la situazione non era più sostenibile. E dopo la separazione consensuale la scorsa estate la figlia maggiore ha raccontato al mio nuovo compagno di aver subito degli abusi dal padre. Credetemi mi è crollato il mondo addosso».

A questo punto Anna si interrompe e quando ricomincia a raccontare, con estrema difficoltà, svela i presunti abusi sessuali che i figli avrebbero subito dal padre.«La mia bimba più piccola mi ha mostrato il ‘gioco’ che lei fa con papà. E’ stato sconvolgente, mi sono sentita stupida e impotente».

A quel punto cosa ha fatto?«Ho immediatamente chiamato il mio ex pretendendo di vederlo, l’ho messo davanti al fatto compiuto e lui ha ammesso e sottoscritto un foglio di suo pugno, firmandolo, dove dichiarava che gli abusi ci sono stati. E’ partita la denuncia. Lui adesso risulta indagato dal tribunale civile che purtroppo ha stabilito senza sentire i bambini e senza leggere le prove di allontanarli da me in attesa della decisione del tribunale penale».

Cosa pensa di questa sentenza?«Non me la spiego, non ho fatto niente di male. Mi sento solo impotente, vuota, delusa. Sono stata dichiarata affetta da “disturbo di personalità con altra specificazione”, dicono che ho plagiato i miei figli. Sarebbe sufficiente ascoltare i loro racconti».

Adesso cosa si aspetta?«Posso solo augurarmi che l’appello contro il provvedimento di allontanamento che i miei legali presenteranno venga accolto. I miei figli hanno bisogno di me, non c’è trauma più profondo di quello di essere allontanato dai genitori, soprattutto dalla mamma. Prima di togliere un bambino ad una mamma bisognerebbe valutare altre 1000 possibilità. I miei non fanno che piangere da quando gli è stata spiegata la situazione. Chi sa deve parlare, anche i nuovi vicini possono testimoniare che i ragazzi stanno bene, sono educati, sorridenti».

Vuole lanciare un appello?«Sì, voglio che i miei figli vengono ascoltati, fateli parlare, devono dire quello che sanno, dove e con chi vogliono stare».