La Regione Piemonte “adotta” cinquanta medici

15 dicembre 2019 | 11:01
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La Regione Piemonte “adotta” cinquanta medici

50 contratti di formazione in più per medici specializzandi da inserire negli ospedali piemontesi con un nuovo progetto

Il motivo è quello di rispondere con urgenza al problema della carenza di personale specialistico negli organici ospedalieri, fatto dovuto anche ad anni di mancata programmazione a livello nazionale. Per questo la Regione Piemonte ha deciso di finanziare con risorse proprie 15 contratti aggiuntivi ed ha coinvolto le fondazioni del territorio per avviarne ulteriori 35 con il progetto “Adotta un medico”.

Il presidente Cirio ha presentato il progetto sottolineando che: “Come annunciato fin dai primi giorni dal nostro insediamento, si tratta di un atto fondamentale per garantire la continuità del servizio sanitario nazionale, che oggi si trova ad affrontare carenze di organico drammatiche che mettono a rischio l’attività di interi reparti e strutture. In questo modo tra tre anni i nuovi medici potranno lavorare in reparto. Questo progetto risponde alle reali esigenze del nostro territorio e la sua importanza è dimostrata dal fatto che abbiamo già avuto segnali positivi di adesione dalle principali fondazioni del Piemonte”.

Ancora una volta è la provincia di Cuneo a farsi avanti per prima con la Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra, che nel corso di un evento benefico, svoltosi nello scorso mese di novembre, ha raccolto 154.000 euro. A seguire hanno manifestato disponibilità la Compagnia di San Paolo e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Cuneo e Vercelli.

“I vincoli del bilancio approvato dalla Giunta precedente – ha proseguito l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi ci consentono di aggiungere solo cinque contratti rispetto ai dieci già finanziati. Contiamo con il prossimo bilancio di integrare ulteriormente il numero. Il precedente Governo ne ha finanziati 511, 129 in più rispetto alle 382 dell’anno accademico 2017-2018, ma i numeri non sono ancora sufficienti”.

Gli schemi di convenzione con le Università di Torino e del Piemonte orientale, che con il docente Roberto Albera la prima e il rettore Gian Carlo Avanzi la seconda hanno espresso giudizi positivi sul progetto, vedranno la Regione finanziare con 1.920.000 euro 15 contratti di formazione medico specialistica aggiuntivi a decorrere dall’anno accademico 2018/19 e per tutti i cinque anni del ciclo formativo: riguardano Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva e del dolore (2 Torino e 1 Piemonte orientale), Medicina d’emergenza-urgenza (2 Torino e 2 Piemonte orientale), 4 Ortopedia e Traumatologia (tutti a Torino) e 4 Pediatria (2 Torino e 2 Piemonte orientale).

Di fondamentale importanza i requisiti. Oltre all’iscrizione ad uno degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Piemonte alla data di sottoscrizione del contratto di formazione, si richiedono:

– residenza in Piemonte per almeno 5 degli ultimi 12 anni antecedenti la data di scadenza del bando;

– sottoscrizione dell’impegno, prima dell’immatricolazione alla Scuola, a prestare 5 anni di lavoro effettivo presso un’azienda sanitaria del Piemonte, dalla data di conseguimento del diploma di specialità o di prima assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato. “Quest’ultimo vincolo – ha puntualizzato il presidente Cirio – si potrà rescindere soltanto se il medico, per motivi professionali, decide di restituire la somma spesa per la sua formazione”.