Il presidente della Regione Cirio ha incontrato a Cuneo il presidente e il Consiglio della Provincia

13 dicembre 2019 | 08:58
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Il presidente della Regione Cirio ha incontrato a Cuneo il presidente e il Consiglio della Provincia

L’incontro si è svolto a Cuneo mercoledì 11 dicembre. Si è parlato di fondi per i danni alluvionali, canoni idrici, Giro d’Italia e personale regionale

Cuneo. I fondi per gli interventi già eseguiti dalla Provincia di Cuneo in condizioni di massima urgenza per gli eventi alluvionali del novembre scorso, le risorse derivanti dai canoni per le grandi derivazioni idroelettriche, ma anche il problema dello sgombero neve al Colle dell’Agnello in alta valle Varaita per il passaggio del Giro d’Italia 2020 e quello della sostituzione del personale regionale di servizio alla Provincia.

Sono i quattro principali argomenti affrontati dal presidente della Provincia, Federico Borgna, che mercoledì 11 dicembre ha incontrato a Cuneo nel tardo pomeriggio il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. L’incontro si è svolto nel palazzo della Provincia in un clima cordiale e di piena collaborazione tra i due enti, alla presenza di tutto il Consiglio provinciale.

Sul primo punto Cirio ha ripreso quanto già dichiarato dal ministro Paola De Micheli in visita nella Granda pochi giorni fa e cioè che lo Stato pagherà il 100% delle spese per gli interventi urgenti già eseguiti dalla Provincia per i danni alluvionali. La somma annunciata è di 7,6 milioni di euro, ma la Regione ha chiesto interventi per circa 44 milioni di euro su tutto il Piemonte. Per quanto riguarda i canoni idrici il presidente Cirio ha ricordato che nessuna legge dispone che tali canoni siano assegnati alle Province, ma la Regione sta valutando come ripartirli in percentuale tra Province piemontesi e Regione stessa.

Per quanto riguarda il problema del passaggio del Giro d’Italia la Regione ha già previsto dei costi aggiuntivi, ma confida nel fatto che alla data del 30 maggio 2020 le condizioni nevose della strada siano quasi risolte. Infine, si è parlato della necessità di sostituire il personale regionale che lavora presso la Provincia e che si trasferisce o viene assegnato ad altri enti. Al momento c’è anche molta confusione tra i dipendenti della Provincia (circa 300) e quelli regionali (circa 30) che convivono nello stesso ente con trattamenti salariali molto diversi (a tutto vantaggio dei regionali). L’Upi (Unione Province d’Italia) ha fatto da poco il punto della situazione per le Province e lo stesso Cirio assumerà le opportune informazioni per poter decidere in merito.