Venticinque anni di beffe alle imprese alluvionate

7 novembre 2019 | 09:06
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Venticinque anni di beffe alle imprese alluvionate

Giorni di commemorazione dell’alluvione del 1994 che causò vittime e molti danni al territorio piemontese. Ma mentre la politica spende parole in ricordo di ciò che fu, molto concretamente Confindustria Cuneo chiede dove sono finiti i 5 milioni di euro che dovevano essere previsti dal DDL di Bilancio per le imprese alluvionate. Dopo 25 anni dal tragico evento la beffa continua

Durante le commemorazioni che si stanno tenendo in provincia di Cuneo, in ricordo delle vittime e dei danni subiti durante l’alluvione che colpì il Piemonte nel 1994, molti politici sono intervenuti chiedendo maggior attenzione per il territorio della nostra regione, specialmente sotto il profilo del dissesto idrogeologico. Ma è proprio ai politici, Regione e parlamentari, che si rivolge Confindustria Cuneo, segnalando che dal DDL di Bilancio sono scomparsi i 5 milioni di euro che erano stati destinati alle imprese alluvionate.

Chiediamo alla Regione Piemonte di farsi portavoce insieme a noi per chiedere l’inserimento dei 5 milioni di contributi per le aziende colpite dall’alluvione nella prossima Legge di Bilancio e lo sblocco del meccanismo di erogazione”, queste le parole di Mauro Gola, Presidente di Confindustria Cuneo, intervenuto al Consiglio Regionale straordinario di martedì 5 novembre, dedicato all’alluvione che colpì duramente il Piemonte nel 1994.

Dall’analisi del nuovo DDL di Bilancio emerge che per il 2020 non sono più previsti i 5 milioni di euro che erano stati stanziati per il 2018 e successivamente per il 2019, ma mai erogati, a parziale indennizzo di quanto le imprese avevano versato in più a INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate in forza di norme di legge varate quasi un decennio dopo l’evento alluvionale.

Ancora a marzo di quest’anno Confindustria Cuneo aveva sollecitato il Ministero, chiedendo chiarimenti circa le modalità e i tempi di attuazione delle misure, sottolineando il rilevante impatto della vicenda sul tessuto produttivo dei territori interessati. “Su 49 milioni di euro che sarebbero serviti (30 solo quelli per la provincia di Cuneo), 5 erano già pochi, quasi simbolici, ora sono scomparsi del tutto”, ribadisce Gola. “Sono passati 25 anni dall’alluvione, non è possibile far attendere oltre le nostre imprese. Alla Regione, ai Parlamentari del Piemonte e ai nostri rappresentanti del territorio al Governo chiediamo con urgenza di intervenire”.

Sollecitazione dovuta e messaggio chiaro: servono meno parole e più impegno concreto a Roma, in sede di Parlamento e Governo, per far valere le ragioni di un territorio che è stanco di aspettare che gli vengano riconosciuti i provvedimenti che gli sono dovuti.