Sulla scia di Bologna, anche a Cuneo le Sardine scendono in piazza

23 novembre 2019 | 16:33
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Sulla scia di Bologna, anche a Cuneo le Sardine scendono in piazza
Sulla scia di Bologna, anche a Cuneo le Sardine scendono in piazza
Sulla scia di Bologna, anche a Cuneo le Sardine scendono in piazza
Sulla scia di Bologna, anche a Cuneo le Sardine scendono in piazza

Sabato 30 novembre il flash mob, gli organizzatori: “vogliamo far sentire una voce diversa, quella che è sempre stata minoritaria, ora è il nostro momento”

Cuneo. Il movimento delle Sardine arriva anche a Cuneo, con una discesa in piazza prevista per sabato 30 novembre, sulla scia delle sardine emiliane per sconfiggere il vento di odio che si sta riscontrando nei toni politici attuali.

Il gruppo Facebook “Sardine Cuneo”, ha raggiunto nelle prime 24 ore circa 4.000 like, per un totale di circa 6400  adesioni. Nella foto di profilo è raffigurata una sardina con la scritta “Cuneo non si lega, neh?”. Per i membri del gruppo sono previste delle regole da osservare nella pubblicazione dei post, tra cui: “si può trattare qualsiasi argomento attinente al gruppo con educazione e cortesia, lo scambio di opinioni anche divergenti è ben accetto, eventuali insulti, profili falsi, troll, verranno allontanati dal gruppo”.

Simone Borio, amministratore del gruppo Facebook ne ha commentato così la nascita: “Ci siamo messi in gioco a seguito di piazza Maggiore a Bologna, all’inizio non ci conoscevamo tra organizzatori, ci siamo trovati su Facebook e poi ci siamo incontrati dal vivo per organizzare il flash mob di sabato 30. Tengo a precisare che è un gruppo apartitico, ognuno scende in piazza con le proprie idee”

Scendere in piazza per cosa?
“Per combattere il vento di odio che si sente quotidianamente da una parte politica ben precisa, vogliamo far sentire una voce diversa, quella che è sempre stata minoritaria, ora è il nostro momento”.

Avete contatti con i quattro ragazzi di Bologna che hanno organizzato la piazza?
“Si, ci siamo sentiti tramite Facebook e c’è stata molta solidarietà: abbiamo ricevuto del materiale e il riconoscimento del flash mob del 30 novembre.”

Uno dei punti del manifesto politico delle sardine tratta il tema della comunicazione: “Si è ciò che si comunica”, come lo interpretate?
“La comunicazione, specialmente attraverso i social network, è molto importante, noi ci siamo promessi di utilizzare toni pacati. Chi fomenta l’odio e attacca attraverso dei post o dei commenti non è costruttivo, anzi è distruttivo. Nel nostro gruppo Facebook abbiamo inserito delle regole da rispettare se si vuole stare dentro. 

Con che criterio rimuovete le persone?
“Noi monitoriamo quotidianamente il gruppo e se notiamo dei commenti sgradevoli non li eliminiamo subito, procediamo con un avvertimento e, se persistono, li rimuoviamo. Tengo a precisare comunque che ammettiamo tutti, chi rispetta può restare”.

Cosa è previsto per il 30 novembre?
“Organizziamo un flash mob a Cuneo. Porteremo un microfono e una cassa, ognuno potrà parlare liberamente. Invitiamo tutti coloro che sono stufi di questi toni aggressivi”.

Gli organizzatori hanno indetto una discesa in piazza prevista per sabato 30 novembre dalle 19 alle 22 in Largo Audiffredi, a fianco del comune. Gli stessi comunicano inoltre che non è stata scelta piazza Galimberti perché “essendo enorme si perderebbe l’impatto” e per ragioni di sicurezza. La manifestazione è stata approvata in via ufficiale dal gruppo “6.000 sardine di Bologna”, gli stessi che hanno organizzato l’evento a Bologna il 14 novembre e che ora è diventato un marchio registrato all’EUIPO (ufficio europeo per la proprietà intellettuale, ndr) al fine di tutelarsi da eventi fake, ossia creati da profili falsi.

I quattro bolognesi che hanno riempito piazza Maggiore sono apparsi anche sui giornali e in televisione in più sedi per spiegare il motivo di questo “ritorno in piazza”: << La sua (di Salvini, ndr) sembra l’unica voce in campo e da giovedì non lo è più. Nessuno gli dà contro, invece abbiamo decuplicato i suoi numeri su Facebook e raddoppiato quelli nella realtà>> commentano in un’intervista a “Il Resto del Carlino”.