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Rimborsopoli: Giovanni Negro e Federico Gregorio condannati in Cassazione

20 novembre 2019 | 20:52
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Rimborsopoli: Giovanni Negro e Federico Gregorio condannati in Cassazione

Condanna per peculato confermata in questo ulteriore passaggio processuale relativo alla Rimborsopoli regionale in cui furono coinvolti 25 consiglieri, alcuni dei quali rappresentanti della provincia di Cuneo. Per Negro e Gregorio servirà un ulteriore passaggio in un nuovo appello per stabilire le pene accessorie

La condanna per peculato è stata confermata, le pene accessorie verranno però rimodulate in un nuovo appello. Questo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza relativa alla Rimborsopoli che ha coinvolto il Consiglio regionale del Piemonte e, in questo ambito, diversi consiglieri rappresentanti la provincia di Cuneo. La vicenda riguardava i rimborsi spesa presentati dai consiglieri regionali nell’ambito della loro attività istituzionale che nel 2010 vennero contestati dalla Procura della Repubblica di Torino nel caso di 25 politici che mise in dubbio la legittimità di alcuni rimborsi per pernottamenti, cene e rifornimento di carburante. Ne conseguì l’accusa di peculato. In questo terzo passaggio processuale, quello in Cassazione, la conferma della condanna per utilizzo improprio delle risorse assegnate ai loro gruppi politici riguarda Federico Gregorio della Lega, attualmente sindaco di Narzole e Giovanni Negro di Monteu Roero, dell’Udc.

Entrambi gli ex consiglieri regionali vennero assolti nel processo di primo grado, sentenza che venne però ribaltata nel processo d’appello, tenutosi nel 2018, con una condanna a un anno e cinque mesi per Gregorio e a ventidue mesi per Negro, con la sospensione condizionale della pena che evitò loro il carcere. L’entrata in vigore della legge Severino ebbe però la conseguenza di far decadere Gregorio dalla carica di sindaco a Narzole. Il Tribunale di Asti accolse il ricorso presentato dall’esponente leghista e gli riassegnò la carica. Il successivo passaggio di questa vicenda decreterà le pene accessorie che verranno applicate ai due esponenti politici e, nel caso di Federico Gregorio, se gli verrà inflitta l’interdizione dai pubblici uffici cioè il divieto di ricoprire cariche politiche, dovrà nuovamente lasciare la carica di sindaco, che al momento continua a detenere in quanto non espressamente vietatogli dalla sentenza in Cassazione.

Per effetto della sentenza della Cassazione e in virtù della legge Spazzacorrotti, per la stessa vicenda di Rimborsopoli in questi giorni sono finiti in carcere tre ex consiglieri regionali: Giovine (Pensionati), Mastrullo (Forza Italia) e Motta (Pdl).