vivo per miracolo |
Liguria
/
Società
/

“Mi sono fermato a pochi metri dalla voragine”

24 novembre 2019 | 19:55
Share0
“Mi sono fermato a pochi metri dalla voragine”

La testimonianza di un automobilista che si è fermato poco prima di finire nella voragine creatasi dopo il crollo del viadotto sulla Torino – Savona. E anche la politica, come sempre in questi casi, si fa sentire

Mentre la causa del crollo del pezzo di viadotto sull’autostrada Torino – Savona ad Altare viene fatta ricadere sulle forti piogge che hanno provocato la caduta di un pezzo di montagna, unità
cinofile dei vigili del fuoco sono al lavoro per appurare se è vera la notizia di un’auto transitata nel momento del crollo, rimanendo imprigionata sotto una colata di fango.

Intanto la testimonianza di una persona, il 56enne Daniele Cassol che ha riferito all’Ansa di essere riuscito a fermarsi a pochi metri dalla voragine creatasi nell’autostrada e che “Ero in fase di
sorpasso, ho visto una persona che sbracciava e ho pensato avesse qualche malore. Poi mi sono voltato e ho visto tutto nero, il viadotto non c’era più. Dietro di me – continua Cassol – arrivava anche un pullman con decine di persone, per fortuna siamo riusciti a fermarlo”. Altri testimoni, invece, raccontano di aver “sentito un botto”. “Abbiamo visto il ponte dell’autostrada che non c’era più – dicono -. Ovviamente abbiamo pensato subito ad un nuovo ponte Morandi”.

E sul crollo, che poteva avere conseguenze drammatiche, è intervenuta la Presidente del Senato Elisabetta Casellati: “Il crollo del viadotto lungo la Savona-Torino è l’ennesima, drammatica fotografia di un’Italia che, sotto il profilo idrogeologico, vive una fase di pericolo permanente ed è sbagliato e fuorviante parlare di emergenza-maltempo ogni qualvolta si verificano avvenimenti di questo genere. Urgono misure strutturali e non più provvedimenti-tampone: mi riferisco a una mappatura strategica delle aree e delle infrastrutture a rischio e un piano per la messa in sicurezza dei territori. Non si può più sprecare un solo giorno”.

Frasi purtroppo sentite troppo spesso e che altrettanto spesso non sono state seguite da fatti. L’incuria ambientale e il conseguente rischio idrogeologico è sotto gli occhi di tutti, ma restano
temi sui quali soffermarsi solo in occasione degli eventi calamitosi che troppo spesso sconvolgono il nostro Paese, senza distinzioni tra nord e sud.