Masaniello Borgna e i sindaci invitati alla protesta

14 novembre 2019 | 09:02
Share0
 Masaniello Borgna e i sindaci invitati alla protesta

L’Anas pubblica un bando da 15 milioni di euro per il risanamento strutturale di ponti e viadotti mentre, dall’altra, il Presidente della Provincia Federico Borgna chiama alla protesta i suoi colleghi sindaci contro gli scarsi fondi destinati da Roma per rendere strade e scuole della Granda sicure.

Anas (Gruppo FS Italiane) pubblica sulla Gazzetta Ufficiale un bando del valore di 15 milioni di euro per il risanamento strutturale delle opere d’arte (ponti e viadotti) con interventi mirati alla conservazione, al consolidamento statico e alla protezione sismica delle opere in Piemonte. L’appalto è suddiviso in 3 lotti da 5 milioni di euro, ciascuno per ogni centro manutentorio della regione.

I lavori sono parte di una gara che riguarda l’intero territorio nazionale per un valore complessivo di 380 milioni di euro.

L’affidamento degli appalti sarà avviato mediante procedura aperta per l’aggiudicazione di Accordi Quadro, strumento che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo, maggiore efficienza e qualità.

Questa è la buona notizia, che però non basta a mitigare la rabbia espressa dal Presidente della Provincia e sindaco di Cuneo Federico Borgna che, durante l’incontro avvenuto recentemente con 50 sindaci della Granda, si è calato nei panni di Masaniello dicendo che “Il criterio adottato dal ministero dell’Interno per finanziare le Provincie è iniquo e antidemocratico. Con appena 1,1 milioni di euro di trasferimenti da Roma nel 2019 non avremo modo di rendere strade e scuole superiori sicure. Vi chiediamo di unirci a noi per protestare, per erogare servizi al minimo della decenza ai concittadini”.

Il piatto della Granda non può che piangere se è vero che sono disponibili solo 2,5 milioni di euro per la manutenzione di 3200 km di strade provinciali ai quali si aggiungono, per modo di dire, i 500mila euro utilizzabili per la manutenzione ordinaria di 72 edifici delle Superiori. Se poi si considera che per il prossimo anno all’ente provinciale mancheranno 2 milioni di euro per chiudere il bilancio, il che significa altri tagli in arrivo, ecco che il quadro è ben delineato. Scendendo nel dettaglio, nell’area che fa riferimento a Cuneo ci sono 700 chilometri di strade con 414 ponti e 21 paravalanghe e solo per la segnaletica servirebbero 660mila euro, contro i 110mila disponibili. E a operare su queste strade ci sono 25 cantonieri.

Il problema, come è già stato detto e ripetuto, riguarda la sicurezza, sia di chi percorre le nostre strade, assolutamente inadeguate al traffico odierno, sia quella dei nostri ragazzi che frequentano scuole non sempre sicure sotto il profilo strutturale. Bisognerà attendere che aumentino le vittime sulle strade o che ci sia qualche controsoffitto o pavimento che ceda in una scuola per poter intervenire? La Granda è stata sempre fin troppo educata nel chiedere quello che le spetta ma anche i nostri rappresentanti politici, bravi a battersi a forza di comunicati lo sono stati sempre meno se c’era da battere i pugni su qualche scrivania ministeriale. E, infine, ci sarà qualche sindaco che seguirà Masaniello Borgna, per non lasciarlo solo con i suoi proclami a favore dei cittadini?