Garessio, ultrasessantenni sfondano vetrata Poste e fanno saltare il Postamat
Dalla perquisizione della vettura, risultata rubata e con targhe contraffatte, i 3 soggetti sono stati trovati in possesso della somma asportata, quantificata in 30.000 euro circa, di chiodi a 4 punte finalizzati ad eludere eventuali inseguimenti, di un disturbatore di frequenze (cd jammer), maschere, un inibitore di centraline per furto di autovetture, e di attrezzatura varia funzionale alla commissione del colpo mediante utilizzo di sostanze esplodenti.
Intorno alle ore 5.30 di oggi (giovedì 14 novembre), 3 ultrasessantenni hanno sfondato con un’auto la vetrata dell’Ufficio Postale di Garessio e fatto saltare il Postamat con dell’esplosivo utilizzando la tecnica della “marmotta” e si sono impossessati del denaro ivi contenuto.
Intercettati subito dai Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Torino e della Compagnia di Mondovì, già in area nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto di analoghi episodi delittuosi posti in essere nell’ultimo periodo al confine delle province di Torino e Cuneo, sono stati arrestati in flagranza di reato.
Dalla perquisizione della vettura, risultata rubata e con targhe contraffatte, i 3 soggetti sono stati trovati in possesso della somma asportata, quantificata in 30.000 euro circa, di chiodi a 4 punte finalizzati ad eludere eventuali inseguimenti, di un disturbatore di frequenze (cd jammer), maschere, un inibitore di centraline per furto di autovetture, e di attrezzatura varia funzionale alla commissione del colpo mediante utilizzo di sostanze esplodenti.
Sul posto è intervenuta, per mirati rilievi tecnici tuttora in corso, anche Aliquota Artificieri del Nucleo Investigativo di Torino, che ha peraltro rinvenuto, a casa di uno dei 3 soggetti arrestati, un’ulteriore “marmotta” già pronta all’uso per eventuale colpo, nonché vari candelotti pirotecnici da svuotare, per preparare dispositivi esplosivi. In corso indagini ed approfondimenti finalizzati a verificare la riconducibilità alla banda di ulteriori episodi delittuosi verificatisi nelle province di Torino e Cuneo.
(immagine di repertorio)