eccellenze piemontesi

Cirio: “Dobbiamo lavorare per attrarre nuove imprese sul nostro territorio”

15 novembre 2019 | 09:33
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Cirio: “Dobbiamo lavorare per attrarre nuove imprese sul nostro territorio”

Ma per quelle in cui i dipendenti rischiano il posto di lavoro, come alla Mahle, l’Ilva e altre realtà della Granda come pensa di muoversi l’esecutivo regionale? Basterà il nuovo piano strategico che partirà l’anno prossimo per dare le risposte che il territorio attende?

“A Savigliano si respira un’atmosfera eccezionale, fatta di industria, di produzione, di storia e di passione. Qui c’è il DNA dell’impresa ferroviaria italiana e la Regione Piemonte vuole contribuire a dare il giusto valore ad un territorio così ricco di storia e di capitale industriale”. Così l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi a chiusura della visita odierna a Savigliano, nel Cuneese, con il presidente Alberto Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati.

La delegazione regionale ha visitato le linee di produzione dei treni per l’alta velocità e per le linee tradizionali di Alstom Italia: “Siamo venuti a visitare di persona un’eccellenza piemontese che fa parlare della nostra regione nel mondo – ha sottolineato il presidente Cirio -. Ma anche per metterci a disposizione, perché vogliamo essere di supporto a tutte le aziende, soprattutto quelle come la Alstom che sanno innovare. Abbiamo il nuovo piano strategico che partirà all’inizio del prossimo anno, accanto ai fondi europei che destiniamo alla ricerca tecnologica. Qui le sfide sono l’elettrico per i bus e l’idrogeno per i treni e se da una parte dobbiamo lavorare per attrarre nuove imprese sul nostro territorio, dall’altra è importante valorizzare e sostenere quelle che da tempo hanno già scelto il Piemonte”.

Questo per quanto riguarda la parte ufficiale del discorso. Durante un’altra delle visite fatte in giornata, quella alla Burgo di Verzuolo, il presidente Cirio è stato aspettato, a sorpresa, da una delegazione di lavoratori della «Mahle» di Saluzzo che hanno espresso il loro dispiacere per il fatto che Cirio non avesse messo in programma di incontrare anche loro. Il governatore è uscito dall’impasse dicendo che “Come Regione stiamo lavorando con discrezione perché così ci è stato chiesto dalla controparte. L’obiettivo è salvare i posti di lavoro. Se non ci saranno evoluzione positive sono disposto anche ad incatenarmi”.

Per altro, di motivi per incatenarsi il governatore ne avrebbe molti, in provincia di Cuneo, considerando le aziende che stanno vivendo momenti di grande difficoltà, per usare un eufemismo, come la Mahle, l’Ilva o realtà più piccole come la Comecart di Cuneo, specializzata nello studio, progettazione, costruzione e trasformazione di impianti per l’industria cartaria, che naviga in pessime acque. Probabilmente, incatenamenti a parte, ci vorrebbe meno discrezione sabauda e qualche iniziativa più energica da parte delle istituzioni a favore dei cittadini che vedono i loro posti di lavoro a rischio.