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Alla scoperta del pantòis, linguaggio identitario dei pettinatori di canapa dell’alta Valle Po

17 novembre 2019 | 16:05
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Alla scoperta del pantòis, linguaggio identitario dei pettinatori di canapa dell’alta Valle Po

Venerdì 29 novembre alle ore 17 si tiene la presentazione del libro Il gergo dei canapini di Crissolo, di Gustavo Malan e curato da Aline Pons e Matteo Rivoira, un vero e proprio percorso alla riscoperta del pantòis, il linguaggio identitario dei pettinatori di canapa dell’alta Valle Po.

Revello. Venerdì 29 novembre alle ore 17 si tiene, nei locali del Museo Naturalistico del Fiume Po , la presentazione del libro Il gergo dei canapini di Crissolo, pubblicato dalle Edizioni dell’Orso di Alessandria.

L’appuntamento è organizzato dal Parco del Monviso in collaborazione con Lou Soulestrei di Venasca, associazione occitana nata dall’unione di Ousitanio Vivo e Sulestrelh.

Il libro, curato da Aline Pons e Matteo Rivoira che hanno ripreso parti della tesi di laurea di Gustavo Malan, scomparso nel 2004, è un vero e proprio percorso alla riscoperta del pantòis, il linguaggio identitario dei pettinatori di canapa dell’alta Valle Po.

Quello dei “canapini” era uno dei mestieri stagionali che, in alta Valle Po e all’incirca fino all’inizio del Novecento, impegnava gli uomini durante l’inverno: a gruppi di tre, scendevano in Piemonte e in Liguria o si dirigevano in Francia per cardare la fibra grezza.

Come avvenne anche per altre maestranze itineranti, nel corso del tempo i pettinatori di canapa svilupparono uno speciale gergo, chiamato pantòis a Crissolo e grapiét a Ostana, al quale facevano ricorso a scopo di difesa e per salvaguardare la segretezza di certe informazioni.

Il volume è basato su dati raccolti da Malan negli anni Quaranta del Novecento, grazie alle interviste con alcuni degli ultimi gerganti di Crissolo; lo arricchiscono un ampio glossario, corredato da alcuni testi introduttivi e da ipotesi di interpretazione etimologica dei singoli termini, e un repertorio italiano-gergo che contribuiscono a valorizzare il lavoro, sia come documento storico sia come strumento di conoscenza di un particolare gergo occitano.

Alla presentazione del libro seguirà un aperitivo; la partecipazione è gratuita.

Per saperne di più

Gustavo Malan (1922-2004) si è laureato in Lettere nel 1947 con una tesi sul pantòis di Crissolo (diretta da M.G. Bartoli e discussa da G. Vidossi). Ha partecipato alla Resistenza come partigiano e come ideatore del “Pioniere”, un giornale clandestino che diffondeva idee autonomiste ed europeiste; fu tra gli estensori, nel 1943, della Carta di Chivasso. Ha fondato (nel 1952) e diretto (fino al 1977) l’Istituto Universitario di Studi Europei di Torino.

Aline Pons è assegnista di ricerca nell’ambito del Progetto SALAM Subalpine and Alpine Languages and Migrations.

Matteo Rivoira è docente di dialettologia romanza presso l’Università degli Studi di Torino, e Principal Investigator del Progetto SALAM.

Il libro Il gergo dei canapini di Crissolo esce per Edizioni Dell’Orso nella collana LINGUA, CULTURA, TERRITORIO, diretta da Tullio Telmon.

Questa collana nasce dalla volontà di dare rappresentanza a una concezione globale e interdisciplinare che, in seno alla dialettologia e alla geografia linguistica, si è fatta strada a partire dagli ultimi tre decenni del secolo XX. Accanto a opere di solido impianto dialettologico tradizionale, trovano così una loro legittima collocazione lavori di linguistica e di dialettologia teorica e applicata, sociolinguistica, etnolinguistica, linguistica antropologica, paremiologia, onomastica, onomasiologia, nonché opere di rilievo per la storia delle discipline linguistiche. Varietà, variabilità, differenziazione, divergenza sono i concetti che, al di là dell’apparente asistematicità delle tematiche, formano un collante che le collega come una sorta di ideale filo di Arianna