Studenti e artisti presentano Lændemic Art, i giardini botanici in valle Gesso e Pesio

17 ottobre 2019 | 17:07
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Studenti e artisti presentano Lændemic Art, i giardini botanici in valle Gesso e Pesio
Studenti e artisti presentano Lændemic Art, i giardini botanici in valle Gesso e Pesio
Studenti e artisti presentano Lændemic Art, i giardini botanici in valle Gesso e Pesio

Venerdì 18 ottobre presso la sede del Parco naturale Marguareis

Opere di Land art e installazioni “site specific” nei parchi del Marguareis e delle Alpi Marittime per un’originale offerta culturale e promuovere la conoscenza dei giardini botanici alpini dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime. Per questo le opere del progetto Lændemic Art sono state realizzate lungo il sentiero natura Certosa di Pesio-Pian delle Gorre, nei pressi del rifugio Garelli e a Terme di Valdieri.

L’iniziativa artistica è stata ultimata nelle scorse settimane e venerdì 18 ottobre, alle ore 21, presso la sede del Parco naturale del Marguareis, a Chiusa Pesio (via Sant’Anna 34), sarà presentata al pubblico.

Video, fotografie, testimonianze dirette di studenti e artisti sveleranno al pubblico emozioni, significati, tecniche di realizzazione, curiosità del progetto sviluppato in più fasi nel corso dell’anno sotto la direzione artistica di Cristina Saimandi che spiega: «In connessione con la presenza dei giardini botanici dei parchi le opere di land art e installazioni “site specific”, coerentemente con l’idea sottesa alla corrente artistica nata negli anni Sessanta del Novecento, hanno permesso di rivivere il sentimento ancestrale di appartenenza e rispetto per i luoghi che ci ospitano».

Nel percorso Certosa-Pian delle Gorre, strettamente legato alla Land Art, artisti-formatori e studenti dei Licei Artistici della provincia e delle Accademie di Belle Arti di Torino e Cuneo sono intervenuti con installazioni realizzate in buona parte con elementi naturali, su cui i fenomeni atmosferici stanno agendo, modificando e rielaborando l’opera originale. “Quando la Natura si sarà ripresa in toto ciò che le appartiene, gli inserti artificiali delle opere verranno smantellate perché non è importante che l’azione umana resista all’ingiuria del tempo, ma che abbia trasmesso un’emozione e una riflessione all’osservatore” racconta Saimandi.

Del resto, come diceva Henry Miller, “L’arte non insegna nulla, tranne il senso della vita”.

Le altre opere, a Terme di Valdieri, nei pressi del Giardino botanico Valderia, e al rifugio Garelli dove si trovano le stazioni botaniche alpine del Marguareis, sono caratterizzate da installazioni permanenti e vogliono rappresentare un raccordo culturale tra il fondo valle e la montagna, tra arte e botanica con la speranza che possa divenire un’attrattiva culturale ed ambientale del territorio del Parco, perché, come sostiene Germano Celant, “L’arte crea uno spazio ambientale, nella stessa misura in cui l’ambiente crea l’arte”.