Scrittorincittà torna a Cuneo

29 ottobre 2019 | 18:03
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Scrittorincittà torna a Cuneo

Da mercoledì 13 a lunedì 18 novembre 2019 sarà presentata la XXI edizione

Cuneo.  L’atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, ha quest’anno come tema portante Voci, intorno al quale autori italiani e stranieri sono chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi con i lettori di ogni età.

Scrittorincittà propone iniziative, incontri, reading e laboratori durante tutto l’anno, per poi culminare a novembre in sei giorni ricchissimi di eventi. 223 appuntamenti per adulti, ragazzi e bambini con 232 ospiti – scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all’arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. Ogni incontro è pensato per mettere a confronto chi legge e chi scrive, chi disegna e chi racconta, con modalità sempre diverse e originali.

Il festival è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca Civica, con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, con la collaborazione di Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest e con il sostegno di Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Un festival diffuso attraverso la città con centinaia di appuntamenti che dal Centro Incontri della Provincia, cuore della manifestazione, si allargano in tantissimi spazi aperti ai cittadini, come la Biblioteca Civica, il Teatro Toselli, il Cinema Monviso, ma anche i musei e i circoli culturali.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Paolo Collo, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Andrea Valente.

Il tema dell’edizione 2019: Voci
La voce è come il vento, invisibile ma forte. La voce è parte di noi. La voce, ogni voce, è sempre all’aperto e non ha un tetto sotto il quale ripararsi. La voce ha peso anche se non pesa nulla, la
voce nasce dentro ma per esistere deve uscire, andarsene, a volte fuggire.

«Voce!» è il richiamo che arriva quando si parla troppo sottovoce, ed è un invito che scrittorincittà ha fatto sempre suo: il festival dà voce a scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, e poeti,
registi, attori, musicisti… dà voce alle immagini e alla musica, alle mani e al corpo intero. Sono voci che si parlano, raccontano, discutono. Sono voci che nascono vicino al cuore ma salgono verso i pensieri. Lo sappiamo: ci sono voci che si alzano potenti e si fanno ascoltare con piacere, ci sono voci che s’abbassano e che vanno recuperate e risollevate: per ascoltare bisogna sapersi avvicinare. Ci sono voci che si perdono e non si dice forse “perdere la voce?” E succede a tante, troppe persone.

Dedicare la XXI edizione di scrittorincittà alle voci significa festeggiare il pensiero e la condivisione, la possibilità un po’ sognata e un po’ realizzata che voci diverse possano convivere, fare comunità, trovare ascolto e comprensione.

La voce vale a tutte le età. Ha valore quando è la “voce bianca” dei bambini e delle bambine, bianca come un foglio dove ancora puoi scrivere tutto il futuro. Ha importanza quando la voce cambia, e il bambino diventa ragazzo e poi giovane e poi adulto. La voce ci accompagna, le voci desideriamo accompagnarle. Scrittorincittà edizione XXI si schiarisce la voce e prova a chiarire e a dare luce alle voci che hanno da dire molto, sempre. Sono le nostre voci, sono le voci degli altri. Voci del verbo leggere.

Gli ospiti della XXI edizione
Ad aprire la XXI edizione di scrittorincittà sarà Carlo Cottarelli, mercoledì 13 novembre alle ore 17.30 in Sala Blu (Centro Incontri della Provincia). Insieme a Paolo Griseri, a partire dal suo nuovo libro Pachidermi e pappagalli (Feltrinelli), dibatterà di “voci”: luoghi comuni, bufale e fake news che negli ultimi anni hanno influenzato non solo il mondo della politica, ma anche quello dell’economia.

La serata inaugurale, mercoledì 13 alle 21.30 al Teatro Toselli, è dedicata invece a Nuto Revelli, che ha consacrato tanta parte della sua vita proprio alla raccolta di lunghe interviste biografiche con uomini e donne delle vallate cuneesi, contribuendo allo sviluppo della storia orale italiana e riportando l’attenzione su un mondo dimenticato e abbandonato. A cento anni dalla sua nascita lo ricordano il figlio Marco Revelli e Carlo Petrini in un incontro realizzato in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli.

La voce può accompagnare il suono, anzi, è proprio la voce lo strumento musicale più duttile; scrittorincittà dedica alla musica un ricco parterre di incontri: Iva Zanicchi si racconta nel suo nuovo libro Nata di luna buona (Rizzoli); il cantautore e poeta Flavio Pardini, meglio conosciuto come Gazzelle, ci accompagna in un percorso poetico fuori dal tempo e dallo spazio nel suo libro Limbo (Rizzoli); il cantante, chitarrista e autore Cristiano Godano (Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, La nave di Teseo) racconta la genesi di una delle più importanti band della musica rock italiana a trent’anni dalla sua nascita; il giornalista musicale Massimo Cotto (Rock live, Mondadori) ripercorre la storia dei concerti più leggendari di sempre; Cesare Picco in Sebastian (Rizzoli) presenta un Bach inedito.

Non solo libri di musica ma anche musica dal vivo: l’avanguardia jazzistica e le ricerche musicali di Gabriele Coen (sax, clarinetto) si incontrano in duo con il funambolico Francesco Poeti, tra eclettismo espressivo e tradizioni della musica ebraica; il quartetto musicale romano Kalambur, nato su una panchina di fronte al Mattatoio di Testaccio, si esibisce all’Open Baladin; il team di musicisti Rebel Bit crea quadri sonori tra musica vocale e sperimentazione elettronica nello spettacolo “Paper Flights” il cui fil rouge è la vicenda del Piccolo Principe.

Voci sono quelle che raccontano un mondo che sta cambiando: Monica Cirinnà (L’Italia che non c’era. Unioni civili: la dura battaglia per una legge storica, Fandango) rivela i dietro le quinte del percorso legislativo della legge che ha introdotto in Italia le unioni civili per persone dello stesso sesso; Gad Lerner (Concetta. Una storia operaia, Feltrinelli) riflette su cosa è rimasto oggi del giornalismo di un tempo e su come è mutato il racconto della realtà; Nando Dalla Chiesa e Federica Cabras (Rosso mafia, Bompiani) analizzano la teoria del fenomeno mafioso; la voce potente, amara e ironica di Etgar Keret, autore di Un intoppo ai limiti della galassia (Feltrinelli) sorvola la realtà quotidiana di una nazione, Israele, costretta a convivere con una guerra sorda e strisciante. Paolo Flores d’Arcais in Questione di vita e di morte (Einaudi) si interroga sul tema del fine vita. Sergio Rizzo (La memoria del criceto, Feltrinelli) ripercorre quell’intreccio di errori ripetuti da cui non riusciamo a imparare che è la storia italiana. Francesco Erbani (L’Italia che non ci sta, Einaudi) analizza il complesso di sfide economiche, ecologiche, tecnologiche e migratorie che nessuno Stato nazionale sembra più in grado di governare. Di politica italiana e di europeismo discute anche Federico Fubini (Per amor proprio. Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di se stessa), Longanesi). Le vincitrici della XIV edizione del Concorso Lingua Madre Amàlia Lombarte del Castillo (Terzo Premio) e Andreea Luminita Dragomir (Premio Speciale Slow Food – Terra Madre) dialogano sulla voce, ritrovata o scoperta, attraverso la scrittura in una lingua altra. Aboubakar Soumahoro (Umanità in rivolta, Feltrinelli) discute sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli migranti. Annalisa Camilli (La legge del mare, Rizzoli), giornalista di Internazionale, ci porta a bordo delle navi delle ONG che operano nel Mediterraneo, spiegandoci come lavorano e in che modo finanziano le loro attività.

Voci dal presente, ma anche voci dal passato: nel centenario della nascita di Primo Levi, una lezione di Fabio Levi che illustra trame e intonazioni dell’autore che ha raccontato Auschwitz a lettori di ogni età, condizione sociale e livello culturale; Walter Barberis con Storia senza perdono (Einaudi) riflette sul ruolo dei testimoni e della storiografia nella ricostruzione della Shoah; a cinquant’anni dall’allunaggio due personaggi distanti come Patrizia Caraveo (Conquistati dalla Luna, Raffaello Cortina) e Leo Ortolani (Luna 2069, Feltrinelli Comics) ci raccontano la loro comune passione per la luna; di storia d’Italia ci parlano Marcello Fois (Pietro e Paolo, Einaudi) e Davide Orecchio (Il regno dei fossili, Il Saggiatore). Gianni Barbacetto (Piazza Fontana. Dove cominciò l’ultima guerra italiana, Garzanti) e Benedetta Tobagi (Piazza Fontana. Il processo impossibile, Einaudi) ricostruiscono i tragici eventi della strage di Piazza Fontana. Emilio Gentile (Chi è fascista, Laterza) dialoga con Pier Giorgio Zunino su cosa sia stato realmente il fascismo. Marco Piantini (La parabola d’Europa, Donzelli) individua gli errori commessi dall’Europa, ma anche le conquiste e le basi da cui ripartire. A duecento anni dalla nascita della regina Vittoria, Antonio Caprarica (La regina imperatrice, Sperling & Kupfer), profondo conoscitore della storia e dei reali inglesi, si cimenta con un romanzo sulla vita di una statista e donna eccezionale. Per i novanta anni del giallo, Cristina Cassar Scalia (La logica della Lampara, Einaudi) e Mariolina Venezia (Via del riscatto, Einaudi) presentano le loro due protagoniste, la vice questore Vanina Guarrasi, in servizio a Catania, e la pm materana Imma Tataranni. A cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, Massimo Polidoro (Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle, Piemme) ci conduce a conoscere un genio assoluto attraverso le memorie, immaginarie ma scrupolosamente documentate, di Francesco Melzi, amico e allievo prediletto dell’inventore.

Alle voci di corridoio, le fake news, si oppone la voce della verità e della scienza: Guido Tonelli (Genesi, Feltrinelli) ci racconta quel che sappiamo di come tutto ha avuto inizio; alle meraviglie che accadono sopra le nostre teste dedica un libro anche Roberto Battiston, La prima alba del cosmo (Rizzoli); all’omeopatia Roberto Burioni (Omeopatia, Rizzoli) risponde passando in rassegna bugie, leggende e verità di un metodo di cura seguito da più di 9 milioni di italiani. Barbara Gallavotti (Le grandi epidemie, Donzelli) dialoga con Giorgio Nova sulla lunga battaglia dell’umanità contro i microbi responsabili delle malattie infettive. Telmo Pievani (Imperfezione. Una storia naturale, Raffaello Cortina) e Guido Barbujani (Sillabario di genetica per principianti, Bompiani) ci portano nel mondo del DNA, della genetica e delle sue strutture imperfette, dicendoci al contempo qualcosa su come funziona l’evoluzione.

Non mancano le voci sportive: Damiano Cunego (Purosangue, Baldini+Castoldi, con Tiziano Marino) ci racconta la sua esperienza nel ciclismo, che ha dimostrato com’è possibile vincere anche senza doping. Riccardo Cucchi, la cui voce ha riempito i nostri pomeriggi di emozioni narrando da testimone diretto decine di campionati, si racconta in un libro, Radiogol (Il Saggiatore). Uno sportivo coi fiocchi, il filosofo Marco Berruto presenta il suo Capolavori (add editore), a metà tra racconto e biografia.

E ancora, altre voci: Wlodek Goldkorn (L’asino del Messia, Feltrinelli) racconta Gerusalemme con lo sguardo della sua storia personale; Mario Calabresi (La mattina dopo, Mondadori) esplora il vuoto che tutti viviamo il giorno dopo un grande dolore; Walter Veltroni presenta il suo ultimo libro, Assassinio a Villa Borghese (Marsilio); Oscar Farinetti in Breve storia dei sentimenti umani (La nave di Teseo) intreccia le storie del passato con l’Italia e il mondo di oggi per invitarci a guardare alle energie positive chiuse dentro di noi. Neri Marcorè e Gino De Crescenzo “Pacifico” s’incontrano per un evento unico dove le musiche e le parole del cantautore s’intrecciano con quelle dell’attore. Simona Sparaco (Nel silenzio delle nostre parole, Premio DeA Planeta 2019) e Francesca Pieri (Bianca, DeA Planeta) tratteggiano personaggi femminili che affrontano un destino crudele, ai limiti dell’assurdo; John Peter Sloan (Welcome to Italy, DeA Planeta) racconta la sua più lunga storia d’amore: quella con l’Italia. Alessia Gazzola, conquistati i lettori con i romanzi de L’Allieva, presenta una nuova serie e una protagonista femminile tutta da scoprire in Questione di Costanza (Longanesi); Vito Mancuso (La forza di essere migliori, Garzanti) ci dimostra come il Bene sia il più prezioso orientamento della libertà e ci offre una nuova prospettiva di senso per le nostre vite. Nel suo nuovo libro In tempo di guerra (Einaudi), Concita De Gregorio intreccia insieme la storia del Novecento e quella delle generazioni smarrite di oggi; seguendo i percorsi che storia e memoria disegnano per lei, Simonetta Agnello Hornby (Siamo Palermo, con Mimmo Cuticchio; Mondadori) racconta Palermo, evocando una città che guarda all’Europa. Gianrico Carofiglio presenta nel suo ultimo romanzo La misura del tempo (Einaudi) la nuova sfida processuale dell’avvocato Guerrieri; Mauro Corona e Matteo Righetto (Il passo del vento, Mondadori) raccontano la montagna attraverso una serie di parole che racchiudono un mondo. Lo storico dell’arte Philippe Daverio (Quattro conversazioni sull’Europa, Mondadori Electa) ci porta in un viaggio attraverso le voci dell’arte, là dove il tempo sembra annullarsi e dove tutto diventa contemporaneo. Enrica Bonaccorti ne Il condominio (Baldini+Castoldi) ci racconta di un personaggio che passa il tempo a osservare i suoi vicini di casa come un entomologo studierebbe una colonia di formiche. Alessandro Milan (Due milioni di baci, DeA Planeta) narra la sua esperienza di padre rimasto solo a crescere due figli, nonché di figlio necessario per una madre che ha bisogno di lui. In Io esisto. Babbo Natale vuota il sacco (DeA Planeta) Saverio Raimondo ci porta nell’universo di un uomo che vuol bene al mondo e prova a cambiarlo; Francesco Alberoni e Cristina Cattaneo ci raccontano cos’è stato l’amore e com’è cambiato oggi (Amore mio come sei cambiato, Piemme).

Chiudono il festival Lello Arena e Stefano Genovese (Io, Napoli e tu, Piemme) al Cinema Monviso lunedì 18 novembre alle 18.00, raccontando insieme a Cristina Clerico la Napoli bella, quella che sorride, che si arrangia, che lavora, perspicace, strana, a volte un po’ matta ma sempre geniale.

Il Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo
Doppio appuntamento con gli scrittori del Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, nato per far conoscere ai lettori gli autori che nell’ultimo anno hanno esordito nella narrativa in lingua italiana. Venerdì 15 novembre alle 10.30 in Sala Rossa i comitati di lettura incontreranno gli scrittori segnalati nell’edizione 2018/2019: Peppe Millanta (Vinpeel degli orizzonti, NEO), Nicola Attadio (Dove nasce il vento, Bompiani), Silvia Ferreri (La madre di Eva, NEO). Parteciperà Martin Dumont (Le Chien de Schrödinger, Delcourt), tra i vincitori del Festival du Premier Roman de Chambéry 2019. Il vincitore verrà premiato venerdì 15 novembre alle 18.30 presso il Circolo ‘L Caprissi. Presiederà Cristina Clerico. A seguire, degustazione di prodotti tipici. In collaborazione con Coldiretti Cuneo.

“Scrittori a teatro”
Tre serate al Teatro Toselli in cui la letteratura ispira spettacoli teatrali e gli scrittori sono gli attori protagonisti.
Giovedì 14 novembre alle ore 21.30, nello spettacolo “Berlino. Cronache dal muro”, Ezio Mauro porta sul palco in forma di conferenza teatrale Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino (Feltrinelli), lo storytelling della caduta del sistema comunista, un momento che ha segnato una svolta storica per il mondo. Adattamento e messa in scena di Carmen Manti e Massimiliano Briarava. Una produzione Elastica in collaborazione con la Repubblica. Venerdì 15 novembre alle ore 21.30, in “Qualcosa. Il reading” la scrittrice e conduttrice radiotelevisiva Chiara Gamberale porta in scena la sua favola morale Qualcosa (Longanesi). Interpretato dalla stessa autrice, insieme a Fausto Sciarappa e Marcello Spinetta, il reading è accompagnato dalla voce narrante di Luciana Littizzetto, presenza magica che ci rivelerà perché “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”. Regia di Roberto Piana. Una produzione il Circolo dei lettori.

Sabato 16 novembre alle 21.30 “L’Amaca di domani. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca”, il monologo teatrale comico e sentimentale del giornalista e scrittore Michele Serra, che apre allo spettatore la sua bottega di scrittura: la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura riemergono dal grande sacco delle parole scritte rivelando, al tempo stesso, debolezze e manie dell’autore. Regia di Andrea Renzi. Una produzione SPA Live.

“B&B: Book&Breakfast”
Ogni giorno alle 9, da venerdì 15 a domenica 17 all’Open Baladin, un ciclo d’incontri a colazione: venerdì “In vino veritas”: Tiziano Gaia (Stappato, Baldini+Castoldi) ed Elio Parola ci conducono nel mondo dei vini e di chi li degusta per professione, alternando autobiografia, coloriti aneddoti e curiose disquisizioni tecniche; sabato Andrea Scherini e Salvatore Vitellino (coautore del libro Il mio amico Nepal, Harper Collins Italia) dialogano con Raffaele Riba. Ospite d’eccezione: il lupo cecoslovacco Nepal, che con Scherini ha scalato le Alpi Pennine; domenica reading di Enrica Tesio a partire dalla sua Filastorta d’amore (Giunti). E dopo scrittorincittà, sabato 7 dicembre alle 9.30, Maurizio Crosetti presenta Il suo nome è Fausto Coppi (Einaudi) con Cristina Clerico.

Gli appuntamenti per bambini e ragazzi
Scrittorincittà ha come primo obiettivo quello di promuovere la lettura per tutti, dagli adulti ai ragazzi e ai bambini. Per questo è l’unico festival in Italia che dedica lo stesso spazio agli appuntamenti per i ragazzi e per il pubblico adulto, anche grazie a un ricchissimo programma per le scuole, dalle materne alle superiori. Tantissimi, come ogni anno, gli ospiti del programma dedicato ai più giovani.

Il programma completo è disponibile sul sito: www.scrittorincitta.it