Riaprirà la linea ferroviaria Alba-Asti?

27 ottobre 2019 | 16:26
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Riaprirà la linea ferroviaria Alba-Asti?

Chiusa dal 2010 per i problemi alla galleria Ghersi, tra Alba e Barbaresco, a chiedere chiarezza sulla possibile riapertura è l’amministrazione comunale di Alba. L’utenza ci sarebbe e la linea si trova nell’area che è stata identificata come sito Unesco. Il problema principale? La mancanza di risorse

Nel luglio del 2018 RFI doveva presentare il progetto per la messa in sicurezza della galleria Ghersi, intervento impegnativo che avrebbe consentito la riapertura della linea Alba-Asti, come previsto dal protocollo siglato con i comuni interessati a ottobre del 2017. Questo è quanto veniva segnalato dall’allora Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco nella risposta ad un question time presentato al Consiglio Regionale. Il progetto prevedeva la messa in sicurezza delle cinque gallerie del tratto Castagnole Lanze – Alba, tra cui la Galleria Ghersi, ed era comprensivo del consolidamento e ripristino nei tratti tra le gallerie dove si sono verificate nuove frane. Il successore di Balocco, l’Assessore Marco Gabusi, in questi giorni ha dichiarato che: “I dati che ho in mano sono quelli accessibili a tutti dell’Agenzia per la mobilità piemontese, uno studio richiesto due anni fa dai nostri predecessori. I costi di esercizio annuali della linea sono stimati in 3,8 milioni di euro, oltre ai 60 di interventi infrastrutturali per la messa in sicurezza e l’elettrificazione. Diamoci qualche mese di tempo per approfondire i dati. La Regione – ha proseguito Gabusi – è in difficoltà a coprire 15 milioni di euro del contratto con Rfi per le linee attive, su un totale di 125 milioni. Anche se riuscissimo a far rientrare nell’accordo di programma i 60 milioni, visto che delle 12 linee sospese in Piemonte questa era tra quelle con più utenza, non è realistico pensare di poter sostenere il costo di gestione”.

Tra questi due diversi atteggiamenti della Regione in mezzo ci sono le richieste dell’amministrazione comunale di Alba che, per bocca del sindaco Carlo Bo, afferma: “La ferrovia Alba-Asti? Dopo nove anni dobbiamo mettere un punto fermo. Come sindaco sono a favore del ripristino della linea, fondamentale collegamento verso importanti direttrici come Milano. Ora serve una risposta certa in tempi brevi. Se non può essere fatto a causa dei costi esosi deve essere detto in modo chiaro per poi capire come intervenire”.

La linea, per altro, era stata chiusa nel tratto fra Castagnole delle Lanze e Alba  e sostituita da autobus dal 2010 per problemi alla galleria Ghersi posta tra Barbaresco e Alba e non certamente per mancanza di utenza, utenza che oggi potrebbe ancora aumentare per via del tribunale ad Asti, grazie agli studenti dell’Arte Bianca, senza dimenticare che la linea Alba – Asti attraversa l’area individuata come sito UNESCO delle Langhe e del Monferrato e per questo potrebbe assumere un ruolo di rilievo per l’accessibilità turistica.

A favore della riapertura della linea deporrebbe anche il fatto che Rfi era già pronta a inserire il ripristino nell’accordo di programma. L’azienda, inoltre, ha speso già speso 1 milione di euro per la progettazione e ha riattivato la tratta Asti-Neive con treni storici. Dalla capitale delle Langhe insistono dicendo che: “Se c’è volontà politica le risorse si possono trovare, chiedendo al Ministero ai trasporti o valutando delle gare per la gestione delle linee. Senza elettrificazione la spesa scenderebbe di 24 milioni. Trasformare la ferrovia in altro è impensabile e non avrebbe costi minori”.