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Il Buongiorno di Cuneo24

15 ottobre 2019 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Il 15 ottobre 1822 il re di Sardegna, Carlo Felice di Savoia, costituì l’Amministrazione forestale destinandola alla custodia e alla tutela dei boschi

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:40 e tramonta alle 18:51. Durata del giorno undici ore e undici minuti.

Santi del giorno
Santa Teresa d’Avila, vergine e dottore della Chiesa, è la protettrice dei carmelitani.
San Severo di Treviri, vescovo.
Santa Fortunata, martire venerata a Patria.

Avvenimenti
1822 – Il 15 ottobre 1822 il re di Sardegna, Carlo Felice di Savoia, costituì l’Amministrazione forestale destinandola alla custodia e alla tutela dei boschi. Vestiti con una divisa in panno turchino, con bottoni di metallo dorato, e tesa in testa, il nuovo corpo adottò come stemma araldico un’aquila con sotto il motto “Pro natura opus et vigilantia“. Furono il primo esempio di quello che più tardi divenne il Corpo forestale dello Stato, introdotto con il Decreto legislativo 804 del 12 marzo 1948 e che a partire dagli anni Ottanta entrò nel sistema delle forze di polizia.
1894 – Un quadro sociale di disoccupazione, povertà e rischio di nuove epidemie si scontra con l’inefficienza e la corruzione delle istituzioni. La risposta di queste ultime si traduce, spesso, nella caccia allo straniero, al diverso, a una minoranza religiosa, culturale o sessuale. Quella che potrebbe passare come una sintetica analisi di alcune realtà contemporanee traduce in effetti il clima in cui esplose l’affaire Dreyfus, un episodio destinato a segnare la storia politica francese ed europea, oltre a dare un nuovo e definitivo ruolo ai media e al concetto di “opinione pubblica”. Correva l’autunno del 1894 nella Francia della cosiddetta Terza Repubblica, guidata all’epoca dal primo ministro Charles Dupuy. Colpita dallo scandalo di Panama (con diversi deputati accusati di corruzione) e minata da una profonda instabilità politica, la società francese reagì all’insegna del più acceso nazionalismo e di un mai sopito antisemitismo, quest’ultimo dilagante in tutt’Europa. Questi due sentimenti ebbero libero sfogo di fronte all’accusa di spionaggio a favore della Prussia nei confronti dell’ufficiale francese Alfred Dreyfus. A condannarlo una lettera con informazioni riservate che riportava una calligrafia simile alla sua. Una prova alquanto debole dietro cui si celavano due ragioni, confermate dalla storiografia ufficiale, di tutt’altra natura: la prima è che Dreyfus era ebreo; la seconda è che era nato in Alsazia, dominio prussiano dal 1870. Processato a porte chiuse e condannato ai lavori forzati, Dreyfus trovo nel fratello e in alcuni intellettuali degli alleati preziosi, nel formare una vasta opinione pubblica a sostegno della sua innocenza. Vero e proprio manifesto di questa battaglia fu la famosa lettera di Émile Zola, pubblicata sulla rivista letteraria Aurore e intitolata «J’accuse!», divenuta espressione comune dell’italiano per indicare un’azione di denuncia.
1940 – “Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti.” È l’incipit del discorso all’umanità che chiude Il grande dittatore, sublime capolavoro firmato da Charlie Chaplin che debuttò nelle sale americane il 15 ottobre del 1940. La storia è quella di un barbiere ebreo che, dopo aver perso la memoria in un’azione eroica durante la Prima guerra mondiale, si ritrova catapultato in una nuova fase storica che vede gli ebrei perseguitati dal dittatore di Tomania, Adenoid Hynkel (anch’esso interpretato da Chaplin).
1969 – Con il Moratorium day milioni di persone, in larga parte giovani, sfilarono per le principali città degli Stati Uniti per chiedere di porre fine alla sanguinosa guerra in Vietnam (1955-75). Si trattò della prima grande manifestazione per la pace nella storia, da cui trassero spunto movimenti pacifisti di tutto il mondo.

Nati in questo giorno
Valerio Staffelli – E’ un volto noto della TV italiana, dove lavora come giornalista e inviato del tg satirico Striscia la Notizia dal 1996. Portatore di Tapiri d’oro (premio che la redazione di Striscia la Notizia dedica a chi si è distinto in occasioni non propriamente positive), in tutta la sua carriera ne ha consegnato centinaia, ricevendo spesso in cambio reazioni tutt’altro che amichevoli. Indimenticabile lo scontro nel 2003 con l’allora direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, finito nelle aule di tribunale. Ha ideato e condotto la trasmissione “Al vostro posto” ed ha collaborato per diverse testate giornalistiche, tra cui il settimanale Oggi. Compie 56 anni.
Italo Calvino (1923/1985) – Massimo esempio di intellettuale eclettico, è stato una figura di primo piano nel panorama letterario e politico del Novecento. E’ stimato come uno dei maggiori narratori del secolo scorso.

Eventi sportivi
2000 – Roberto Locatelli, su Aprilia, vince il Gran Premio motociclistico del Pacifico sul circuito di Motegi e conquista, con una tappa di anticipo, il titolo mondiale della classe 125. Il titolare del team è Vasco Rossi.

Proverbio/Citazione
Per S. Teresa (15 ottobre), semina a distesa.
“La fantasia è un posto dove ci piove dentro.” Italo Calvino