Giovanni Impastato a Cuneo: “Se nella legge non c’è al centro l’uomo, bisogna ribellarsi”

27 ottobre 2019 | 09:29
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“Oltre i cento passi” è il titolo del libro presentato dal fratello di Peppino Impastato: una serie di racconti per mantenere viva l’attenzione sul tema delle mafie

Cuneo. “Gli eroi son tutti giovani e belli”, è iniziata così la lunga riflessione condotta da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, citando “La locomotiva” di Guccini – “non vogliamo che sia solo ricordato come un bel ragazzo o come un eroe, vogliamo andare oltre. Vogliamo che sia ricordato per quello che ha fatto, per le sue lotte e per le sue denunce”.

Proprio il suo libro “Oltre i cento passi”, edito Piemme, tratta una serie di racconti avvenuti dopo l’uscita del film omonimo (“i Cento passi”, diretto da Giordana) per un’esigenza di continuità di attenzione per l’affascinante storia di un uomo che ha perso la vita a causa della denuncia contro la mafia.

Peppino Impastato, nato a Cinisi, fu un giornalista e attivista politico, assassinato da Cosa Nostra il 9 maggio 1978 per essersi schierato contro i genitori mafiosi.

Ci siamo resi conto che sono bastate 24 ore dall’uscita del film per far sapere all’Italia intera la storia di Pepino – continua Giovanni – 45 anni di articoli giornalistici contro 24 ore. Il desiderio di scrivere un libro è nato proprio da questa esigenza: non necessariamente continuare una storia ma tenere alta l’attenzione sul tema della mafia e raccontarne i dettagli di modo che rimanga viva“.

Giovanni ha poi continuato il discorso ponendo l’attenzione sui giovani (la mattina stessa ha avuto un incontro al liceo di Cuneo, ndr), facendo leva sulla sensibilizzazione del tema delle mafie e del fascismo e soprattutto quanto queste due siano simili: “Ho letto che tra i ragazzini sta tornando un’ideologia di estrema destra. E’ una deriva. E’ mancanza di studio, un articolo della Costituzione difende questa cosa. Non capisco come un Ministro dell’Interno possa approvare il decreto sicurezza che è palesemente anticostituzionale – continua Impastato – quando in una legge non c’è al centro l’uomo, questa non deve essere rispettata, occorre ribelarsi. I giovani dovrebbero avere un’educazione alla ribellione, ai miei tempi si scendeva in piazza per delle ideologie: se ci occupiamo solo del clima non faremo mai niente”.

L’incontro si è svolto venerdì 25 ottobre ed è stato moderato dal professor Giovanni Arusa in collaborazione con la Libreria dell’Acciuga di Cuneo nei locali di Biodiversity, in via Busca 3.