I temi

Confcommercio provincia di Cuneo: indispensabile eliminare le commissioni prima di penalizzare l’uso del contante

31 ottobre 2019 | 10:32
Share0
Confcommercio provincia di Cuneo: indispensabile eliminare le commissioni prima di penalizzare l’uso del contante

Il presidente Chiapella: “Troppi settori sono ingabbiati dalla burocrazia”

Cuneo. Nuove incombenze si affacciano all’orizzonte complicando ulteriormente lo sforzo quotidiano dei nostri Associati nel cercare di “fare ed essere Impresa” di successo. I temi sono molteplici e su ciascuno occorre intervenire con forza e determinazione.

Confcommercio della provincia di Cuneo, con le sue 10 territoriali collabora attivamente con la Confederazione nazionale, presidiando quotidianamente le posizioni in difesa del Commercio, del Turismo e dei Servizi.

“È necessario – afferma il presidente Luca Chiapella – incentivare la moneta elettronica così come è necessario eliminare le commissioni prima di penalizzare le aziende che utilizzano il contante. La diffusione della moneta elettronica è un’evoluzione naturale dei nostri settori, accompagnata però dalla riduzione di costi e commissioni. Ad oggi sono certe le sanzioni per la mancata dotazione del Pos, ma è indefinita la riduzione dei costi e delle commissioni a carico tanto dei consumatori quanto delle imprese”.

“È apprezzabile – interviene Luca Chiapella – lo sforzo compiuto per il disinnesco degli aumenti dell’Iva, ma sono fermamente convinto che è quanto mai necessario attivare importanti azioni di crescita attraverso l’utilizzo di risorse nazionali ed europee disponibili, terminando in tempi brevi i vari cantieri ancora aperti e rendendoli fruibili per agevolare la circolazione delle merci”.

Il capitolo viabilità è un “nervo scoperto” per Confcommercio, dalle strade e sentieri di montagna riparati anche grazie al crowdfunding “#salviamolestradedimontagna”, alla vergogna del cantiere della galleria del Tenda alla Cuneo-Asti, unico negativo esempio di autostrada troncata nel mezzo.

“Come Confcommercio – precisa Chiapella – vigiliamo quotidianamente su queste “vergogne” della Granda, interessando i nostri livelli nazionali perché non cali l’attenzione sul problema infrastrutture. Se vogliamo che il Turismo continui a crescere è necessario disporre di arterie stradali ed autostradali adeguate”.

“Altro argomento – aggiunge Luca Chiapella – portato ai tavoli nazionali è la necessità di armonizzare i tetti di circolazione del contante, come suggerito dal presidente dell’Abi, per non penalizzare il commercio dei beni durevoli e del fashion (moda, abbigliamento ed accessori, calzature, mobili ed arredamento, gioielli e preziosi) che con la situazione attuale ed i provvedimenti dell’ultima manovra subiscono un’ingiusta concorrenza dalle altre nazioni europee”.

“Ciò che preoccupa – conclude Chiapella – è la stagnazione conseguente alla prolungata assenza di crescita, per deficit strutturali, frenando la competitività delle nostre aziende. La nostra azione sindacale si concentra quotidianamente su questi temi e su altri più specifici legati alle eccellenze delle nostre aziende, siano esse del commercio di vicinato, della promozione turistica, ristorazione, accoglienza, enogastronomia e servizi”.