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Coldiretti: lo stop al cibo anonimo è arrivato forte e chiaro, 34.595 firme raccolte in Provincia di Cuneo

14 ottobre 2019 | 12:34
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Coldiretti: lo stop al cibo anonimo è arrivato forte e chiaro, 34.595 firme raccolte in Provincia di Cuneo

La Granda si è dimostrata tale anche nei numeri. Sì alla trasparenza in etichetta per marmellate e succhi di frutta Made in Cuneo

Cuneo. Un grande impegno, uno storico risultato. È l’esito della petizione europea Eat original – Scegli l’origine! promossa da Coldiretti e Campagna Amica assieme ad altre Organizzazioni europee, che ha raccolto 34.595 firme solo in Provincia di Cuneo, sulle oltre 100.000 piemontesi.

Obiettivo raggiunto, dunque, perché il “Made in Cuneo” sia indicato sull’etichetta delle sole marmellate e dei soli succhi prodotti con frutta del nostro territorio, a tutela dei frutticoltori cuneesi e dei consumatori, che avranno sempre la certezza di portare in tavola prodotti genuini.

In totale – come reso noto al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti a Cernobbio – sono state 1,1 milioni le firme dei cittadini europei, che chiamano a gran voce le Istituzioni UE non solo a riflettere ma soprattutto ad agire tempestivamente per rispondere ad un’esigenza impellente: estendere a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare l’origine in etichetta.

Nello specifico, l’iniziativa dei cittadini europei si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del Paese di origine per tutti gli alimenti in circolazione nell’Unione europea, trasformati e non, senza deroghe: frutta e verdura essiccata, insalate in busta, sottoli, salumi, carne di coniglio, carne trasformata, pane, fagioli e piselli in scatola, ecc. La petizione chiede, inoltre, di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera UE circa la produzione e i metodi di trasformazione.

“La Granda ha dato un contributo fondamentale al raggiungimento di un obiettivo cruciale, che segna un nuovo traguardo nella battaglia storica di Coldiretti per la trasparenza in etichetta dei prodotti agroalimentari. La petizione ha coinvolto sette Paesi europei ma l’85% delle firme è stato raccolto in Italia: un risultato strepitoso per il quale dobbiamo ringraziare tutti i cittadini e tutte le strutture Coldiretti che hanno profuso un impegno eccezionale” commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.

Produttori e consumatori hanno unito le forze nell’interesse comune di un’informazione chiara sui cibi in tutta l’Unione europea, dove rischiano di entrare in vigore nell’aprile 2020 norme fortemente ingannevoli per i consumatori. Un vero e proprio fronte per la trasparenza che, forte del milione di firme raccolto, non può essere più ignorato da un’Europa che ha avuto sinora un atteggiamento incerto e contradditorio.