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Piemont ch’a scriv: premiato il buschese Dante Bruno

27 settembre 2019 | 07:19
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Piemont ch’a scriv: premiato il buschese Dante Bruno

Ricordati i prodotti da forno della tradizione buschese

Busca. Giovedì 26 settembre, presso la Sala Viglione del Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, si è tenuta la premizione del concorso letterario della VI Edizione del Premio Piemont ch’a scriv le sue Tradizioni indetto dal Centro studi Cultura e Società, con il patrocinio della Regione Piemonte e numerosi comuni piemontesi.

Nell’occasione la giuria ha conferito una segnalazione di merito per la sezione Narrativa breve italiana sulle Tradizioni del Piemonte per l’opera Ciciu, galetu e giambele, usi e costumi della Granda, con cui il buschese Dante Bruno ha partecipato al concorso.

Ciciu, galetu e la giambela buschese sono prodotti tipici delle panetterie buschesi, i primi due normalmente vengono realizzati durante il periodo delle festività natalizie con il clou nel giorno della vigilia dell’Epifania, il 5 gennaio. Normalmente chi li regalava era il padrino o la madrina, oggi come allora sono prodotti semplici, moderatamente dolci, che vengono donati con l’auspicio di un buon anno nuovo. Essi sono legati al solstizio d’inverno, ossia coincidono con un nuovo ciclo, il galletto per tradizione canta un nuovo giorno, e il ciciu “fantoccio” come il pupazzo di neve celebra l’inizio dell’inverno, ovvero il periodo in cui inizia a ritornare la luce, il sole. La “giambela” buschese (cimbella locale) la si trova per tradizione il venerdì giorno di mercato, un tempo venivano in molti forestieri a Busca per comprarla, era la gioia dei bambini.

Commenta Dante Bruno che ha ricevuto il premio vestito rigorosamente alla moda vecchia, come i padrini d’un tempo: ”Sono felice del premio che dedico ai panettieri di Busca che ancor oggi portano avanti la nomea del buon pane buschese, è sempre bello ricordare le proprie tradizioni soprattutto in questo periodo che siamo molto tecnologici, e spesso dimentichiamo gli usi e costumi del tempo passato.”