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Giorgio Colombero, un valmairese in Cina

14 settembre 2019 | 19:06
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Giorgio Colombero, un valmairese in Cina
Giorgio Colombero, un valmairese in Cina
Giorgio Colombero, un valmairese in Cina

Il preparatore atletico ha dichiarato: Sono grato e onorato di avere la responsabilità di accompagnare questi ragazzi verso le Olimpiadi di Pechino 2022.

Canosio. E’ un osteopata di 42 anni originario della valle Maira il preparatore atletico della Nazionale cinese di sci con l’obiettivo ultimo delle Olimpiadi di Pechino 2022.

Conosciamo meglio Giorgio Colombero.Sono nato a Cuneo il 16 agosto del 1977, 42 anni compiuti da poco, da mamma Giovanna siciliana doc, lei è nata a Termini Imerese e quando aveva 1 anno tutta la famiglia si è trasferita al nord prima a Villar San Costanzo, poi a Cuneo, e da papà Chiaffredo, originario di Marmora in alta Valle Maira. La mia vita fin da piccolo sì è sempre sviluppata secondo quella che è la vita di un malgaro: 3 mesi in Alpeggio a 2000 mt e 9 mesi in pianura. Appartengo ad un famiglia di malgari da più generazioni, il nonno paterno “Giorgio” da cuide riva il mio nome aveva acquistato insieme al fratello più giovane un paio di baite in “Pianes” all’imbocco dell’altopiano della Gardetta prima della guerra per con durre le bestie in alpeggio nel periodo estivo, mio padre ha continuato la stessa vita, che a sua volta ha trasmesso a me ed ai miei due fratelli Roberto un anno più vecchio, e Michele del 1988, undici anni più giovane. Abbiamo studiato tutti quanti: Roberto veterinario, Michele ha raggiunto la maturità di Geometra a Savigliano, io invece ho fatto l’ITIS “Vallauri” a Fossano e poi ho iniziato il mio percorso di studi universitari: prima l’ISEF a Torino, poi la Laurea in Sciente e Tecniche dello sport e dell’allenamento alla SUISM di Torino, ed infine la scuola di Osteopatia (SIOTEMA di Torino).

Quando e come è nata la tua passione per lo sport?La mia passione per lo sport quando è nata: credo sia nata con me, nello stesso momento in cui sono venuto al mondo. Credo che ognuno di noi nasca con una predisposizione, con un temperamento ben preciso, che sicuramente il carattere formatosi dalle esperienze di vita e dai i condizionamenti esterni può favorirne oppure al contrario placarne la manifestazione. Nel mio caso non è stato così semplice, tutt’altro!!! Il conflitto tra il contesto culturale in cui sono cresciuto e la mia indole hanno combattuto per anni, alla fine lavorando sulle esperienze emotive sono riuscito ad abbandonare le zavorre che rendevano le cose molte complesse e a far lasciare andare le cose per come devono andare ed eccomi qua!Sicuramente il contatto con la natura e le esperienze sportive fatte fin da piccolo hanno incontrato terreno fertile in me e le cose sono andate sempre nella stessa direzione: natura, sport e movimento! Non potrei farne a meno!!!

Come è avvenuto il contatto con la Federazione cinese?Non è stata una casualità. Ho lavorato tanto mentalmente e fisicamente affinché si creassero le condizioni perché ciò avvenisse. Prima di tutto sentivo dentro di me quando ho scelto di fare l’ISEF che l’unica strada percorribile era quella della natura dello sport e del movimento. Non ci sono mai state altre strade percorribili. Ecco perché dopo l’ISEF ho scelto la specialistica e poi l’osteopatia. E poi tanta, tanta gavetta tra palestre, squadre di calcio, ginnastica artistica, ciclismo, sci di fondo. E poi il mio studio privato in cui ho iniziato a sperimentare da subito la filosofia Osteopatica nella terapia manuale. Ho iniziato a studiare Osteopatia nel 1998-1999, allora in Provincia di Cuneo esistevano solamente un paio di Osteopati tra l’altro miei formatori nell’unica scuola di Osteopatia del Piemonte la  S.I.O.Te.Ma . di Torino. Sono praticamente 20 anni che la mia vita è fiancheggiata dall’Osteopatia. Un paio di anni fa ho vinto una selezione per partecipare ad un corso congiunto per preparatori atletici e fisioterapisti presso la FISI di Milano. Qui ho conosciuto Luca Caselli, l’attuale responsabile della squadra maschile di Coppa del Mondo di sci Alpino. Ha richiesto il mio curriculum. A maggio sono stato dapprima chiamato per firmare un contratto con il Canada per lavorare con le ragazze di Coppa del Mondo di discesa Libera, poi per motivi di sponsor la trattativa è saltata; poche settimane dopo mi contatta uno degli allenatori più rappresentativi nel circo Bianco della Coppa del Mondo di sci alpino; tale tecnico ha allenato Italia, Canada, Stati Uniti, Norvegia negli ultimi 15 anni. Cercava un professionista che avesse sia le competenze nella preparazione atletica sia nell’ambito della Terapia Manuale per un progetto con la Cina. Si trattava di seguire la Squadra Nazionale Cinese di Sci Alpino per le prossime Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Non ho esitato più di tanto ed ho firmato il contratto.

E’ la tua prima esperienza in questo settore?In ambito internazionale è la mia prima esperienza, ma in realtà mi trovo a fare lo stesso identico lavoro che ho condotto negli ultimi 15 anni, Osteopatia e Preparazione Atletica, solamente che invece di seguire gli atleti e pazienti nel mio studio ed in palestra vicino a casa, seguo 14 ragazzi (4 maschi e 10 femmine) in giro per il mondo per conto della Federazione Sport Invernali della Cina, con l’obiettivo ultimo delle Olimpiadi di Pechino 2022. Per cui ciò che cambia è il contesto, ma di fatto i valori ed i principi che contraddistinguono il mio lavoro sono esattamente identici: salute e prevenzione . Siano essi pazienti neonati, adulti o anziani, atleti amatoriali o professionisti la sostanza non cambia: alla base rimane sempre il rispetto per la natura umana.

Cosa ti aspetti e come saranno i tuoi prossimi mesi?In realtà non è mai saggio crearsi delle aspettative. Inizialmente c’è una lunga fase di studio, per capire, raccogliere informazioni, caratteristiche fisiche e psichiche dei ragazzi con cui lavoro e dei nuovi colleghi. E poi man mano che andrò avanti il lavoro si farà sempre più specifico assecondando le caratteristiche degli atleti lungo il loro percorso. I prossimi mesi sarò in compagnia di questi 14 ragazzi, 4 allenatori, 1 medico e due traduttori, prima nei ghiacciai delle Alpi, poi in Cina fino a metà gennaio, per poi rientrare in Europa per le gare.

E di questa avventura da poco iniziata cosa puoi raccontarci? Sono ragazzi che hanno tanta voglia di lavorare, crescere ed emergere, raramente mi è capitato di vedere lavorare cosi assiduamente e con costante motivazione dei ragazzi così giovani!!! Indipendentemente dai risultati che otterranno, hanno già vinto per l’impegno che ci mettono ogni giorno nel raggiungere obiettivi sempre più alti. Sono grato e onorato di avere la responsabilità di accompagnare questi ragazzi verso le Olimpiadi di Pechino 2022. Un abbraccio a tutti quanti!!!