Elezione presidenza ATO, Paolo Renaudi: “Borgna poco collaborativo e dialogante”

19 settembre 2019 | 14:17
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Elezione presidenza ATO, Paolo Renaudi: “Borgna poco collaborativo e dialogante”

“In un preambolo iniziale ha parlato a lungo di condivisione, collaborazione e dialogo, per poi calare sul tavolo decisioni prese senza avere minimamente consultato i rappresentanti del territorio, meno che mai quelli che a Cuneo dovrebbero fare riferimento”

Scrive Paolo Renaudi, presidente Unione Montana Alpi del Mare e sindaco di Peveragno.

Lunedì 16 settembre sono stati eletti, con voto unanime, il Presidente e il Vicepresidente della Conferenza dell’autorità d’ambito del cuneese (ATO). Un passaggio importante, in quanto l’ATO ha la responsabilità del governo di tutta la gestione delle acque (fognature, acquedotti) in tutta la Provincia di Cuneo.

Sia Presidente che Vicepresidente sono stati eletti all’unanimità, e quindi votati anche da chi scrive (che partecipava in quanto Presidente dell’Unione Alpi del Mare). Voto convinto, perché non era certamente in discussione il profilo dei due candidati e la loro capacità e volontà di rappresentare il territorio.

Va sottolineato però, ancora una volta, il comportamento assai poco collaborativo e dialogante del Presidente della Provincia nonché Sindaco di Cuneo, che in un preambolo iniziale ha parlato a lungo di condivisione, collaborazione e dialogo (temi riecheggiati anche dalla Presidente uscente Sibille), per poi calare sul tavolo (e sulla testa dei Presidenti delle Unioni Montane) decisioni prese senza avere minimamente consultato i rappresentanti del territorio, meno che mai quelli che a Cuneo dovrebbero fare riferimento (le Unioni Montane che vanno dalla Bisalta fino alla Valle Maira).

E’ vero, l’indicazione di chi farà il presidente va “per prassi” alle città maggiori (le “sette sorelle”) e di conseguenza l’indicazione di chi farà il vicepresidente, per dare equilibrio di rappresentanza, cade su certi territori e non su altri. Si tratta però appunto di una prassi, non di un diritto divino. Invece tutti i passaggi, sia la scelta del candidato Presidente, sia dell’areale a cui chiedere di esprimere il Vicepresidente, sono stati fatti in totale assenza di dialogo, senza nemmeno una istituzionale cortese telefonata di confronto, evitando accuratamente di condividere le scelte in corso, anche se sollecitato proprio dallo scrivente pochi giorni prima. Un atteggiamento inaccettabile, sia perché Borgna è Presidente della Provincia e dovrebbe rappresentare tutti e con tutti dialogare, sia perché Borgna è Sindaco della città a cui fanno riferimento molte vallate, e con cui la città di Cuneo dovrebbe prima o poi iniziare a dialogare.

Invece il metodo è stato ancora una volta lo stesso di sempre. Nessuna comunicazione, scelte imposte e non condivise, con la tipica arroganza di chi ha un peso politico e istituzionale tale da potere “tirare diritto” evitando ogni forma di dialogo. In sede di assemblea soltanto il sottoscritto e un altro Presidente di unione hanno pubblicamente manifestato il proprio disappunto, ma a fine riunione altri presidenti mi si sono avvicinati e hanno condiviso il medesimo dispiacere.

La vera prassi purtroppo è che per l’Amministrazione Borgna i territori intorno a Cuneo contano poco o nulla, e le decisioni vengono prese sempre in solitudine, in spregio a quei principi di collaborazione e condivisione tanto ostentati a parole proprio ieri.

Il parere di chi scrive è che augurarsi che qualcosa in futuro cambi sarebbe una pia illusione, e sperare che un Presidente di Provincia si accorga che il proprio ruolo imporrebbe attenzione, dialogo e condivisione con la montagna e con chi politicamente pesa meno è – semplicemente – andare contro l’evidenza dei fatti.

Ai due nuovi eletti prometto la massima e leale collaborazione, e indirizzo sinceri auguri per un buon lavoro. Con la sommessa preghiera di non comportarsi, nello svolgere il nuovo incarico, con lo stesso stile dell’ingombrante “regista” della loro elezione.