Stagione Teatrale di Prosa 2019/2020 al Milanollo di Savigliano

9 agosto 2019 | 09:10
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Stagione Teatrale di Prosa 2019/2020 al Milanollo di Savigliano

Il cartellone rispecchia una proposta multidisciplinare, che abbraccia i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo: la prosa è protagonista, spaziando nei diversi generi della contemporaneità, con incursioni di musica, danza e circo.

Savigliano. La nuova stagione del Teatro Milanollo, organizzata dalla Fondazione Piemonte dal Vivo in collaborazione con il Comune di Savigliano, è un appuntamento ormai consolidato che ogni anno riesce a rinnovarsi e a proporre spettacoli di qualità apprezzati dalla città e dal territorio. Il cartellone rispecchia una proposta multidisciplinare, che abbraccia i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo: la prosa è protagonista, spaziando nei diversi generi della contemporaneità, con incursioni di musica, danza e circo.

   La stagione si apre sabato 9 novembre con due grandi nomi del teatro italiano: Michele Placido e Anna Bonaiuto sono i protagonisti di Piccoli crimini coniugali, tratto dall’omonimo best-seller di Eric-Emmanuel Schmitt. Tra rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, ne nasce un confronto incessante e necessario per permettere a due persone di crescere insieme e di rispettarsi. Una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta dagli energici e determinati Michele Placido, nella doppia veste di attore e regista, e Anna Bonaiuto.

   In attesa del 2020, anno in cui saranno celebrati i cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Balletto di Siena prende ispirazione dal magico, onirico mondo del regista riminese, per rendere omaggio alla sua cinematografia e celebrarne il genio creativo. Sulle musiche di Nino Rota e Nicola Piovani, in Fellini, la dolce vita di Federico (venerdì22 novembre)appaiono in scena personaggi straordinari e si evocano storie che hanno reso immortale il cinema italiano.

 I due gemelli (sabato 14 dicembre) è un libero adattamento di Natalino Balasso dal celebre testo di Carlo Goldoni. Balasso, attore, comico e autore che si caratterizza per stile pungente e sarcastico, non è nuovo a queste esperienze, già reduce dalle “Baruffe chiozzotte”, sempre un testo goldoniano e sempre con Jurij Ferrini in scena. La trama è nota e molto rappresentata in teatro: due fratelli identici che non si vedono da tanto tempo e per caso si ritrovano a Verona prima del matrimonio.

   Sempre con un immancabile stile ironico, è anche Perfetta con Geppi Cucciari, primo appuntamento del 2020, in programma giovedì 23 gennaio. Un esilarante monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. La protagonista, moglie e madre con due figli, fa un mestiere da uomo, vende auto ed è dannatamente brava. Mattia Torre, sceneggiatore e autore teatrale, descrive senza tabù il corpo femminile, e ne viene fuori un inno alla bellezza e alla grandezza delle donne.

   Luca Doninelli accetta la difficile sfida di portare sulle tavole di un teatro di prosa il capolavoro di Victor Hugo, millecinquecento pagine che appartengono alla storia non solo della letteratura, ma del genere umano, un’opera capace di parlare ad ogni epoca. I Miserabili (martedì 4 febbraio), con la regia di Franco Però, vede protagonista nel ruolo di Jean Valjean Franco Branciaroli, accompagnato da un eccellente cast d’interpreti.

 Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre, la coppia d’oro dell’età del Jazz, furono l’emblema dei ruggenti anni Venti, impersonandone la grandeur, i fasti, danzando al ritmo vorticoso della vita del tempo, per poi subire i devastanti effetti della crisi del ’29. L’ultimo valzer (sabato 22 febbraio) è lo spettacolo di Andrea Murchio con musica dal vivo che ripercorre la loro storia d’amore, dal loro primo incontro nel luglio 1918, durante un ballo al Country Club di Montgomery in Alabama, fino alla crisi, mettendo in luce le loro straordinarie personalità, la loro capacità di amarsi follemente, di vivere di arte, letteratura, musica, ma anche di perdersi e di distruggersi vicendevolmente.

   Sempre ritmi musicali travolgenti, sabato 14 marzo con i Bandakadabra, estrosa formazione di fiati e percussioni torinese, una “fanfara urbana” secondo l’efficace definizione di Carlin Petrin. Figurini è uno spettacolo comico-teatral-musicale dai toni vagamente surreali e dadaisti, capace, all’occasione, di abbattere la quarta parete e creare un flusso di comunicazione con gli spettatori seduti in platea. A fare da fil-rouge naturalmente la musica, l’unica capace di unire immaginari, situazioni e temi tra loro apparentemente inconciliabili.

 I Bandakadabra saranno anche i protagonisti della presentazione della stagione giovedì 10 ottobre 2019 al Caffè Intervallo (Piazza Turletti 7): i ritmi coinvolgenti della band torinese saranno intervallati dall’ apericena organizzato dalla Cooperativa Voci Erranti (info e prenotazioni: 340 5568688 – info@vocierranti.org).

  Sabato 18 aprile un fuori abbonamento accoglie Fuori di testa, un’altra tappa del percorso teatrale di Voci Erranti con i detenuti del carcere di Saluzzo. È questa una realtà artistica molto significativa sia sul territorio locale sia nazionale che vede, ogni anno, la partecipazione di mille spettatori e di millecinquecento studenti coinvolti nel Progetto Carcere/Scuola con le repliche che si effettuano per gli Istituti Scolastici nell’ambito del Progetto Educare alla Libertà.

  La stagione si chiude con una novità assoluta per il 2020, uno spettacolo di circo contemporaneo allestito in uno chapiteau. Dall’1 al 3 maggio, la compagnia piemontese Magdaclan è impegnata in Emisfero, parola qui intesa con due accezioni: è una parte del globo terrestre, esiste anche quello cerebrale. Siamo di fronte ad un mondo che mischia la realtà e il sogno, sogno che a tratti diviene incubo, per poi trasformare nuovamente la vita reale dei protagonisti. MagdaClan è una compagnia italiana di circo contemporaneo under 35, formata da venti persone, tra acrobati, musicisti e tecnici cresciuti nelle migliori scuole tra Torino e Bruxelles. Sono gli stessi artisti a montare e smontare il tendone, portando avanti, con fatica e passione il proprio sogno: diffondere il circo contemporaneo e portare meraviglia nella realtà quotidiana della comunità che li circonda.