Operazione Patroclo, la difesa punta a spostare l’inchiesta a Cuneo
Il caso riguarda la cooperativa cuneese Caribu i cui gestori avrebbero lucrato sulla pelle dei migranti ospitati in due centri di accoglienza
E’ durata più di tre ore, stamane, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Genova richiesta dagli avvocati della difesa delle quattro persone arrestate a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella, denominata ‘Operazione Patroclo‘. Una vera e propria associazione a delinquere, secondo la pubblica accusa, quella composta da Gianni Morra, 62 anni, e dalla compagna Emanuela De Mita, 48 anni, dall’avvocato Guido Tabasso, 67 anni, e da Antonella Morra (sorella di Gianni), 59 anni, considerati gestori occulti della cooperativa Caribu, attiva in provincia di Imperia con due centri di accoglienza straordinari per migranti: uno a Sanremo e uno a Vallecrosia.
Mentre Gianni Morra (difeso, insieme alla compagna, dall’avvocato Stefano Campanello di Asti), De Mita e Tabasso (difeso dall’avvocato Luigi Giuliano) sono accusati di associazione per delinquere finalizzata, a vario titolo alla truffa e alla frode e altri reati, per Antonella Morra (difesa dai legali Gianni Caneva e Paola Bertello), l’accusa in concorso è quella di autoriciclaggio.