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Parco Alpi Marittime, il presidente Salsotto presenta il bilancio di fine mandato

23 agosto 2019 | 09:04
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Parco Alpi Marittime, il presidente Salsotto presenta il bilancio di fine mandato

Tre anni di gestione del nuovo Ente Aree Protette Alpi Marittime

La Regione, lo scorso 1° agosto, ha avviato l’iter per il rinnovo dei presidenti dei dieci Enti delle aree protette piemontesi. Paolo Salsotto, presidente uscente dell’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime, da marzo 2016, presenta il bilancio di fine mandato e illustra le principali attività svolte dall’amministrazione negli ultimi tre anni e mezzo.

BILANCIO DI FINE MANDATO
Nel marzo 2016 avevo preso l’impegno di informare con continuità Sindaci ed Amministratori in merito alle nostre attività. La promessa è stata mantenuta con l’invio a cadenza settimanale di un notiziario che è stato diramato per 153 volte (41 nel 2016, 43 nel 2017, 46 nel 2018 e 23 quest’anno).
Devo premettere che, a seguito dell’accorpamento delle Aree Protette in base alla legge regionale del 2015, si è reso necessario – soprattutto nei primi due anni – dedicare parecchio tempo ad uniformare ed armonizzare le diverse realtà amministrate dal nostro Ente (2 Parchi e 7 Riserve Naturali, diventate ora 8 con l’istituzione delle “Grotte di Aisone” nel marzo 2019).

Di questo lavoro, di cui – a mio parere – si iniziano ora ad apprezzare i risultati darò in seguito un sintetico riepilogo.
Desidero però anzitutto segnalare la disponibilità di tutto il Personale e l’impegno dell’instancabile Direttore f.f. Giuseppe Canavese: a loro va il mio ringraziamento sincero e non formale; anche per i dipendenti dell’Ente è stato necessario un notevole impegno per portare a regime la nuova realtà amministrativa. Nella mia precedente attività lavorativa avevo già avuto parecchi positivi contatti con il Personale dei due Parchi, ma in questi ultimi tre anni ho avuto modo di apprezzarne ulteriormente la professionalità e la dedizione; credo che nel nostro Ente abbiamo veramente delle eccellenze a livello nazionale in diversi settori relativi allo studio, alla conservazione ed alla promozione dei beni naturali.
Desidero poi ringraziare tutti i componenti del Consiglio per la loro disponibilità e lo spirito costruttivo con cui hanno affrontato questo impegno; questa fattiva collaborazione può essere evidenziata da due dati: in tutte le riunioni del Consiglio c’è stata la partecipazione del 100% dei Consiglieri e tutte le decisioni sono state assunte all’unanimità (a volte, quando c’erano opinioni diverse, dopo leali e costruttive discussioni e, ove necessario, qualche rinvio per approfondimenti). Nel corso del nostro mandato abbiamo purtroppo avuto una tragica esperienza: l’improvvisa scomparsa del Vice Presidente Andreino Ponzo nel mese di giugno 2018. Tutti noi lo ricordiamo con tanto affetto e stima; il suo modo di affrontare ogni problema con concretezza, intelligenza ed onestà intellettuale costituisce un piacevole ricordo ed un positivo esempio cui ispirarsi.
Analogo apprezzamento voglio inviare ai componenti della Comunità del Parco: i Presidenti della Provincia e delle Unioni Montane ed i Sindaci hanno collaborato alle iniziative del nostro Ente, instaurando un clima di positiva collaborazione e formulando sempre proposte e richieste con la dovuta correttezza.
Anche con i rappresentanti della Consulta per la promozione del territorio c’è stata una ottima collaborazione; si tratta di un organismo di nuova istituzione – introdotto dalla legge regionale del 2015 – che potrà sempre più costituire un positivo elemento di stimolo per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
Un saluto cordiale e riconoscente rivolgo tutti gli Enti, Istituzioni ed Associazioni con cui abbiamo avuto il piacere di collaborare e in particolare: i Parchi (Mercantour, Gesso-Stura, Monviso, Alpi Liguri), Funzionari e Dirigenti della Regione Piemonte, Ministero Ambiente, SAPAB-AL, UNCEM, Camera di Commercio, ATL, Sezioni CAI (Cuneo, Mondovì, Genova), Soccorso Alpino, Confcommercio, FAI, Università di Torino e di Pollenzo, Slowfood, Fondazioni CRC e CRT, Fondation Albert II del Principato di Monaco, Associazione Regina Elena, Associazioni ambientaliste (Pro Natura, Legambiente, LIPU, Cuneo Birding, FIAB).
Un ultimo doveroso ringraziamento voglio far pervenire a Sergio Chiamparino e ad Alberto Valmaggia; oltre ad avermi onorato della loro fiducia hanno sempre sostenuto le iniziative dell’Ente senza mai interferire in alcun modo nelle sue decisioni.

PRINCIPALI ATTIVITA’ SVOLTE
La legge regionale sulle aree protette stabilisce un concetto sicuramente valido: la “conservazione della biodiversità” deve coesistere con la “gestione e promozione dei territori facenti parte della rete ecologica regionale”. Durante il nostro mandato abbiamo cercato di assumere atti e decisioni che potessero dare un significato concreto a questa dichiarazione di principio; di seguito provo ad elencare i principali provvedimenti, segnalando che – partire dal 2018 – gli interventi più importanti sono stati programmati tramite uno specifico Programma Operativo annuale elaborato dal Consiglio, anche in base alle richieste del territorio.
– A seguito dell’accorpamento abbiamo adottato lo Statuto del nuovo Ente ed il relativo Regolamento di attuazione, ora in attesa di approvazione finale da parte della Regione.
– Sono stati unificati i siti internet ed ora tutte le notizie relative ai due Parchi ed alle otto Riserve si trovano concentrate in unico portale. E’ stato inoltre rivisto completamente il sito internet del GECT (Gruppo Europeo di cooperazione territoriale) Marittime Mercantour
– Abbiamo introdotto la possibilità di percorrere con cani da compagnia, al guinzaglio, la maggior parte dei sentieri nei due Parchi Marguareis e Alpi Marittime.
– E’ stato elaborato uno schema di turni di servizio per i Guardiaparco che consente di garantirne la presenza, compatibilmente con gli organici, alternativamente su tutte le varie aree di competenza dell’Ente, comprese le Riserve più lontane. E’ stato altresì incentivato lo scambio e l’interazione tra il Personale di vigilanza proveniente dai 2 Parchi che fino al 2016 erano separati.
– E’ stato elaborato, con risorse umane interne, il Piano di contenimento del cinghiale, cercando di venire incontro alle numerose richieste di agricoltori ed amministratori che lamentavano danni sempre più gravi. Il Piano ha ottenuto l’approvazione di ISPRA e Regione ed è ora in fase di attuazione, sempre utilizzando professionalità interne.
– E’ stato istituito il Registro delle imprese agricole multifunzionali per affidamento di incarichi.
– Sono state effettuate assunzioni di operai a tempo determinato per le estati 2018 (cinque) e 2019 (sette). Tali assunzioni sono state possibili anche grazie alla rinuncia all’indennità di carica da parte dei Consiglieri dell’Ente.
– Dall’estate 2019 i Guardiaparco hanno iniziato a svolgere servizio utilizzando le biciclette a pedalata assistita; questa scelta ci pare molto interessante sia in termini di efficacia della vigilanza che di immagine positiva per le aree protette.
– In questi tre anni si è cercato di provvedere alla razionalizzazione delle numerose strutture immobiliari che risultavano – a vario titolo – nella disponibilità dell’Ente (quasi 100 immobili). Molte sono state riconsegnate, in accordo con i Sindaci, ai Comuni proprietari; altre sono state affidate in gestione a privati in modo da incentivarne un miglior utilizzo (ad esempio l’edificio sito in Montezemolo o la Cascina Ellena a Bene Vagienna). E’ impossibile elencare qui tutte le attività svolte, ma lo spirito dell’iniziativa – peraltro ancora in corso – è stato quello di individuare per ogni immobile la miglior forma di utilizzo, ottimizzando i costi e limitando i passaggi burocratici.
– Un motivo di grande soddisfazione è stata l’approvazione definitiva del Piano di assestamento forestale e Piano di Gestione della ZSC (Zona di Conservazione Speciale) “Alte Valli Pesio e Tanaro”: con questi strumenti di programmazione territoriale sarà sicuramente più agevole la gestione del territorio, soprattutto dal punto di vista delle utilizzazioni forestali. Abbiamo cercato in questi anni – tramite i nostri tecnici – di dare un servizio “di prossimità” a chi lavora nei boschi. Un esempio è il dibattito con gli uffici regionali – non ancora concluso – che ci ha visti impegnati sul tema del “silenzio selvicolturale”: la nostra idea è che la presenza del Parco possa risultare utile per attuare la convivenza tra protezione della biodiversità ed utilizzazione delle risorse naturali. Segnalo che analoghi provvedimenti di pianificazione sono in fase di elaborazione per la ZSC “Alpi Marittime”.
– Con lo stesso spirito di servizio verso i Comuni abbiamo aderito alla richiesta della Regione di prendere ingestione diverse Aree SIC e ZPS in varie parti del territorio provinciale: siamo convinti che sia più facile, per gli amministratori locali e per i cittadini, rapportarsi con un Ente presente sul territorio anziché con gli uffici del capoluogo regionale. Per poter mantenere un buon livello di efficienza su questi temi sarà però importante che nei prossimi anni vengano ripianate alcune carenze di organico.
– E’ in corso di definizione il Disciplinare per il Marchio di Qualità dei prodotti del Parco: si tratta di un riconoscimento che sarà assegnato a operatori del settore turistico ed agroalimentare impegnati in un percorso di qualità e sostenibilità, per garantire ai consumatori la provenienza dal territorio dell’Area Protetta.
– Abbiamo ottenuto la possibilità di essere inseriti nel sistema di detrazione fiscale 5 per mille a partire da quest’anno (per chi fosse interessato, il C.F. da indicare è 96009220045, riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università”).
– Nel 2017 abbiamo ottenuto a Bruxelles il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile, che è considerata una specie di Premio Oscar in campo ambientale.
Grazie all’accorpamento dei due parchi italiani, il riconoscimento è ora esteso a tutta l’area transfrontaliera comprendente Marittime, Marguareis e Mercantour.
Abbiamo siglato molte Convenzioni: con la Prefettura per l’inserimento dei Guardiaparco nel sistema di ricerca di persone scomparse e per l’impiego di migranti in attività sociali; con il Comune di Chiusa di Pesio per la gestione invernale ed estiva dell’area Certosa/Pian delle Gorre; con la Scuola Forestale di Ormea per lo scambio di servizi; con la gestione FAI del Castello della Manta e Comune di Villar S.Costanzo per lo scambio di visite con i “Ciciu del Villar”; con ENEL Greenpower e Comune di Entracque per l’uso del centro visite ed il turismo sostenibile; con l’ITIS Cuneo per l’uso di droni per lo studio del territorio; con diverse Università e Centri di ricerca su temi ambientali. Abbiamo inoltre iniziato una collaborazione sul turismo sostenibile, senza oneri per l’Ente, con il Parco Nazionale della Comoé in Costa d’Avorio e con le Isole di Capo Verde.
– Grazie al proficuo rapporto con Volontari appartenenti a varie organizzazioni (Protezione Civile, AIB, ANA, CAI) è stato possibile effettuare diversi interventi di ripristino e manutenzione della rete sentieristica, a supporto e completamento dello splendido lavoro che svolgono le Squadre di Operai Forestali della Regione ed i nostri dipendenti.
– Abbiamo lavorato intensamente sul dossier Unesco “Alpi del Mediterraneo”; il risultato – come noto – per il momento è negativo, tuttavia ritengo che ci sia la possibilità di riproporre la candidatura, purché venga confermato l’impegno da parte dei tre Stati coinvolti. A tal proposito voglio comunque ringraziare il Presidente Alberto Cirio ed il Vice Presidente Fabio Carosso che nei mesi scorsi non hanno fatto mancare il loro sostegno.
– Sono stati eseguiti parecchi lavori nelle sedi dell’Ente: sistemazione sala conferenze ed eliminazione barriere architettoniche a Valdieri, riordino degli uffici ed ampliamento foresteria a Chiusa di Pesio, acquisizione definitiva – in accordo con il Comune – della sede di Entracque con realizzazione di foresteria, apertura di un ufficio – senza oneri per l’Ente – presso la Scuola Forestale di Ormea, oltre a numerosi altri interventi sui vari immobili.
– E’ in via di definizione la pratica per consentire ai giovani di prestare il Servizio Civile presso il nostro Ente; si auspica che i primi volontari possano iniziare già nell’autunno 2019.
– Un importante capitolo riguarda i Progetti Europei a cui abbiamo partecipato in questi anni; essi rappresentano per il Personale una possibilità di crescita professionale e di confronto con altri Parchi o Istituzioni e sono una fondamentale risorsa economica per la gestione delle attività scientifiche dell’Ente. Mi limito a citare i principali: CCLIMATT (cambiamenti climatici), LEMED-IBEX (stambecco sulle Alpi occidentali), JARDINALP (giardini botanici alpini), TRACES (archeologia sull’arco alpino), PITER Monviso (coltivazione specie fitoalimurgiche), PITEM BIODIVALP (monitoraggio habitat e specie), PITER ALPIMED (patrimonio naturale, mobilità sostenibile, clima, innovazione, comunicazione).
– Una citazione a parte merita il Progetto LIFE WOLFALPS svoltosi dal 2013 al 2018, per il quale, a maggio 2019, abbiamo avuto la soddisfazione di ricevere a Bruxelles il Premio Awards Life come miglior progetto europeo nella categoria “Natura”.
Approfitto dell’occasione per fare una breve considerazione sulla diffusione di questo predatore: il lupo è specie tutelata sia nelle aree protette che al di fuori di esse; i parchi non possono quindi accettare il ruolo di “imputati” per la sua crescita numerica. Quello che i parchi possono fare – e il nostro Ente, anche come “Centro di Referenza per i grandi carnivori” della Regione, da tempo sta facendo – è il monitoraggio della specie e la sperimentazione di tecniche che possano dare un aiuto concreto ai pastori, consentendo una miglior convivenza tra uomini e lupi. Il nostro Ente non ha né l’ambizione né la competenza giuridica per gestire il lupo, ma può fornire i dati numerici a chi dovrà predisporne il Piano di Gestione. Nei prossimi mesi partirà – senza oneri per la Regione Piemonte – un nuovo progetto Life Wolfalps di cui saremo capofila, con la partecipazione di 19 autorevoli Enti pubblici di 4 Stati (Italia, Francia, Austria, Slovenia), tra cui Carabinieri Forestali, Office National de la Chasse, Regioni Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta. Poiché ritengo che il miglior modo per tutelare il lupo sia quello di aiutare concretamente i pastori, confermo che il nostro Ente è disponibile ad ogni forma di confronto, di dialogo e di collaborazione con i diversi portatori di interesse.

CONCLUSIONI
Rileggendo il testo mi rendo conto che il “breve bilancio”, pur non essendo esaustivo di tutte le attività svolte, è diventato piuttosto corposo. A chi ha avuto la pazienza di leggere fino alla fine invio un cordiale saluto, confermando la mia disponibilità a continuare in questo impegno, che ha rappresentato per me un grande onore.
Qualora la volontà degli amministratori locali e regionali dovesse portare ad altre scelte, formulo sin d’ora i migliori auguri a chi sarà chiamato a gestire questa meravigliosa porzione di Piemonte.
Paolo Salsotto