Cuneo, progetto migrans: riparte il monitoraggio

16 agosto 2019 | 14:00
Share0
Cuneo, progetto migrans: riparte il monitoraggio

AAA volontari cercasi

Cuneo. Il Progetto Migrans compie 28 anni! A partire dal 1992 i guardiaparco, insieme ai tecnici dell’Ente, a stagisti e tesisti, ai soci delle associazioni Cuneobirding e LIPU e ai preziosissimi volontari, seguono la migrazione autunnale delle specie dirette verso la costa africana, nel periodo indicativamente compreso tra la metà di agosto e la prima metà di settembre.
Il punto di avvistamento è in Valle Stura, in località Madonna del Pino, nel comune di Demonte. Il progetto, coordinato dal Parco Naturale delle Alpi Marittime, ha come obiettivo il monitoraggio delle popolazioni di alcune specie di migratori, in primis il Falco pecchiaiolo e il Biancone, e dei corridoi di migrazione utilizzati.

Ogni anno migliaia di uccelli migratori transitano nei cieli della Valle Stura, alzandosi sfruttando le correnti termiche ascensionali per volteggiare sulle teste degli osservatori.
Nel 2018, dal 18 agosto al 30 settembre 2018 sono stati effettuati 44 giorni di osservazione dalle ore 9.00 alle ore 17.00, per un totale di 342 ore di osservazione.
Sono stati osservati 8639 rapaci e grandi veleggiatori in migrazione. Focalizzandosi sui soli rapaci, è stato calcolato un indice di migrazione pari a circa 25 individui di passaggio ogni ora.
La specie più osservata a Madonna del Pino è stato il Falco pecchiaiolo con 6739 individui, seguito dal Biancone con 1627 esemplari. Tra le altre specie di rapaci osservati sono stati rilevati il Nibbio bruno, il Nibbio reale, il Falco cuculo, l’Aquila minore e il Falco pescatore. Sono inoltre state osservate 50 cicogne.

Ma perché queste osservazioni sono così importanti? Perché i dati, che vengono poi condivisi a livello nazionale, e che riguardano diverse specie di rapaci, permettono di seguire l’evolversi delle popolazioni di questi uccelli che sono considerati buoni indicatori dello stato di salute del territorio. La loro presenza indica ambienti ricchi di imenotteri e rettili, di cui si nutrono, segnale di un territorio ad alta biodiversità. Inoltre queste specie passano metà del loro tempo in Africa, un continente che a livello ambientale sta andando incontro a grandi sconvolgimenti. Anche per questo, questi rapaci sono inseriti nella Direttiva “Uccelli”.

Come sempre è benvenuta e preziosa la presenza dei volontari! La partecipazione è libera: tutti gli interessati possono contattare il Parco per maggiori informazioni e per dare la loro adesione, scrivendo a Fabiano Sartirana. È importante segnalare le proprie disponibilità per inserirle in calendario e coordinare così gli osservatori in modo da riuscire a coprire tutto il periodo: l’obiettivo è proseguire il monitoraggio fino a fine settembre!