Asse Cirio-Toti per entrare in Iren

4 agosto 2019 | 14:24
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Asse Cirio-Toti per entrare in Iren

Lo scrive il quotidiano La Stampa. L’obiettivo è spostare a Ovest (e nel centrodestra) la governance del colosso dell’acqua e dei rifiuti

Un asse tra il governatore della Regione Alberto CirioGiovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci col presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per acquistare le quote di Iren che il Comune di Torino ha messo in vendita.

Ne dà notizia nell’edizione in edicola oggi il quotidiano “La Stampa

Fonti finanziarie – scrive Andrea Rossi – raccontano di un incontro nelle scorse settimane a Genova tra Toti, Cirio e il sindaco di Genova”.

Si tratterebbe da parte degli Enti acquirenti di rilevare sul mercato un pacchetto di azioni Iren (fino al 5 per cento messe sul mercato dal sindaco di Torino Chiara Appendino) per entrare nella governance di un’azienda sempre più presente nei settori dei rifiuti, energia e sistema idrico in buona parte del Nord Ovest. Una operazione, secondo il quotidiano torinese, “di territorio, di sistema e di strategia politica”, considerando che Iren eroga, appunto, servizi fondamentali per i territori (e lo farà sempre di più), “compresi in settori collaterali ma determinanti come la cultura” e che, particolare non irrilevante, “produce utili“.

L’affare potrebbe anche avere ricadute indirette sul territorio imperiese, detenendo Iren il 48 per cento delle azioni dell’imperiese Amat e il 49 della ventimigliese Aiga, in un momento cruciale per il “nodo idrico” in provincia di Imperia e le difficoltà finanziarie in cui si dibattono Rivieracqua e le stesse Amat ed Aiga, trattandosi di società, alla fine, legate in un unico intreccio di rapporti reciproci.

Tra l’altro si parla sempre più con insistenza della possibilità dell’ingresso di un partner esterno proprio per salvare il Consorzio imperiese dell’acqua pubblica dal naufragio.

L’asse di Alberto Cirio con Giovanni Toti e Marco Bucci, quindi con la Liguria, sposterebbe ulteriormente verso Ovest il baricentro di Iren sottraendo il colosso “la cui governance si fonda su un patto tra comuni, dunque è pubblica” alla storica influenza del centrosinistra a vantaggio del centrodestra”, conclude “La Stampa”.

Secondo le previsioni l’operazione potrebbe concretizzarsi entro fine anno.