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“A tutto Pisto”: il nuovo capitano introduce la stagione

20 agosto 2019 | 08:32
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“A tutto Pisto”: il nuovo capitano introduce la stagione

Vbc Mondovì torna al lavoro

Mondovì. Siamo ormai al via della nuova stagione per il Vbc Synergy Mondovì. Abbiamo incontrato il nuovo capitano Matteo Pistolesi per una lunga chiacchierata in cui il numero 9 biancoblù introduce la nuova annata e ci svela qualche aneddoto.

I suoi giocatori preferiti
Quando gli chiedi chi sono i suoi idoli in campo, “Pisto” non ha dubbi. «Apprezzo molto De Cecco per il suo modo di stare in campo, ma devo dire che nessuno riesce ad avere un controllo emotivo sulla partita come Bruninho. Ho avuto la fortuna di vederli dall’altra parte della rete nei due anni in SuperLega, sono veramente due fenomeni».
Eppure, da bambino, un posto speciale nel cuore del nuovo capitano dei monregalesi se l’era ricavato Nikola Grbic. «L’ho conosciuto a Cuneo e, anche grazie a mio papà, il legame si è sempre mantenuto. Ho due ricordi nitidi di lui: il primo è legato ad un anno in cui feci la preparazione con loro, il secondo invece mi fece capire che sarebbe stato un ottimo allenatore. Con le giovanili ci allenavamo al palazzetto dopo la prima squadra, quindi lui mi vedeva palleggiare in un breve lasso di tempo mentre dal campo si avviava agli spogliatoi. Un giorno mi fermò e mi diede due consigli, dimostrandomi un’esperienza e una capacità di osservazione fuori dal comune».

La scorsa stagione
Pistolesi riavvolge il nastro del film della passata stagione. «Ho un piacevole ricordo della prima partita in casa: giocavamo contro Santa Croce, una delle favorite per la vittoria finale, e ci imponemmo con una grande prestazione. Quello è stato il mio biglietto da visita con la tifoseria di Mondovì, davvero una bella soddisfazione. La partita migliore, secondo me, l’abbiamo fatta contro Spoleto, un’altra corazzata, sempre al PalaManera. La più brutta, senza dubbio, a Cantù: quella delusione dev’essere il punto da cui ripartire. Abbiamo letto e sentito tante cose che ci hanno ferito, dobbiamo ricominciare con la voglia di cancellare quel brutto ricordo, sono sicuro che chi è arrivato potrà darci una grossa mano».

Che squadra sarà quest’anno

“Pisto” presenta il roster 2019/2020. «Credo sia un gruppo molto competitivo: conosco Pochini perché entrambi abbiamo giocato a Siena, anche se non siamo mai stati compagni di squadra. Con Presta, invece, ho giocato più volte insieme nelle giovanili della Nazionale. Kadankov e Loglisci li ho visti da avversari, e contro di noi hanno sempre ben figurato. A Lagonegro l’anno scorso noi giocammo malissimo, mentre contro Livorno vincemmo sia all’andata che al ritorno, ma ricordo che Gianluca non riuscivo mai a prenderlo a muro. Chi è rimasto sono sicuro che potrà dare una grossa mano: per me Borgogno è tra gli schiacciatori italiani più forti del campionato, lo dissi anche l’anno scorso e sono certo che saprà riconfermarsi. Sono molto amico di “JJ” Terpin, io e lui abbiamo fatto praticamente lo stesso percorso, dopo due anni in SuperLega giocando poco abbiamo trovato una società che ci ha dato fiducia. Lui ha affrontato una staffetta per tutto l’anno, e credo che la pressione gli sia servita per maturare molto sotto l’aspetto caratteriale. Ovviamente sono felicissimo anche di giocare ancora con Omar, a cui sono legatissimo, e che come me avrà una grande motivazione per archiviare l’eliminazione ai play-off».

Il valore delle avversarie

Anche su questo, il capitano ha le idee chiare. «Per la prima volta da quando gioco non mi sono neppure collegato per vedere con chi avremmo giocato la prima giornata. Il livello del campionato è altissimo, com’è giusto che sia in un girone unico da dodici squadre. Sarà molto stimolante giocare contro avversari così: credo che sulla carta ci siano alcune squadre costruite per il salto di categoria, penso a Siena, Bergamo o Bcc Castellana Grotte, ma tutte saranno avversarie temibili, non ci sono squadre “cuscinetto”. Credo, comunque, che anche per gli altri sarà difficile giocare contro di noi: abbiamo un opposto forte, due centrali che si compensano e in battuta secondo me possiamo essere più incisivi dell’anno scorso. Sicuramente perderemo più di quattro partite durante tutto l’anno, ma se sapremo creare un bel gruppo come la scorsa stagione credo che ci toglieremo delle soddisfazioni».

Il rapporto con “Feno”
Tra i “segreti” della crescita di Pistolesi c’è sicuramente la fiducia che da subito gli ha accordato mister Fenoglio. Il capitano ci descrive il loro rapporto: «Ci siamo sempre parlati chiaro, abbiamo avuto tanti momenti di confronto, com’è normale che sia. Credo che per essere un bravo allenatore uno debba essere un aiuto per i propri giocatori ed essere credibile, due qualità che certo a “Feno” non mancano. Personalmente gli sarò sempre grato perché è stato il primo a darmi veramente fiducia in Serie A, e il fatto che mi abbia promosso a capitano anche per le mie qualità umane mi ha fatto molto piacere, perché significa che ho lasciato qualcosa».

La prima volta da capitano
La responsabilità lo spaventa? Per niente. «Ho imparato fin da bambino a convivere con la pressione, è una cosa che non mi frena, anzi. È la prima volta che inizio una stagione da capitano, non l’ho mai fatto prima quindi vorrei potervi dire che siete in buone mani, ma non ve lo posso garantire…Finalmente, però, deciderò i posti sul pullman durante la trasferte».