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A tu per tu con il maratoneta cuneese Claudio Ravera

3 agosto 2019 | 18:25
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A tu per tu con il maratoneta cuneese Claudio Ravera
A tu per tu con il maratoneta cuneese Claudio Ravera
A tu per tu con il maratoneta cuneese Claudio Ravera

Il portacolori dell’asd Dragonero la scorsa primavera ha concluso 80° su circa 14mila podisti la maratona di Manchester tagliando il traguardo in 2h41’38”, record personale

Cuneo.Claudio Ravera, cuneese, portacolori dell’asd Dragonero la scorsa primavera ha partecipato alla maratona di Manchester, con partenza e arrivo nei pressi dello stadio Old Trafford. In quell’occasione ha tagliato il traguardo in 2h41’38”, record personale, classificandosi 80° assoluto su circa 14.000 podisti.

Abbiamo deciso di conoscerlo meglio. Parlaci un pò di te. Nato nel 1974 a Cuneo, cresciuto nel quartiere di Cerialdo dove ho iniziato a giocare a calcio. “Carriera” conclusa a 18 anni quando giocavo in Promozione nel Busca. Poi per motivi di lavoro mi sono trasferito a Vicenza e ho smesso; rientrato a lavorare a Cuneo e una volta terminato il servizio militare, dal 1998 al 2005 ho giocato a tennis frequentando i tornei di 4° categoria e 3° categoria in provincia e in Regione. Circa 30 tornei di 4° categoria vinti e “carriera” finita nel 2005 con la mia miglior classifica di 3.4. Con una bimba di 2 anni frequentare i tornei che a volte ti vedono impegnato in giro per la provincia per 4/5 giorni di fila e spesso con rientro a casa in tarda serata era diventato troppo impegnativo. Sposato nel 1999 con Antonella con cui condivido la passione della maratona, abbiamo una figlia, Priscilla che pratica danza moderna/contemporanea e anche lei atleta. Partecipa a gare su strada/pista/cross country con personale sui 1.000 mt recentemento ritoccato di 3.22.24.

Quando hai “scoperto” il mondo della corsa?Ho iniziato a correre a settembre 2005. Fin da bambino ho avuto il “mito della maratona” e pensavo fosse roba per supereroi. Ad agosto sotto l’ombrellone scherzando con un amico parlando di maratona ci siamo detti: “facciamo”? e li è iniziata l’avventura.

Ricordi le tue prime esperienze?Certo l’esordio è stato a Berlino, nel settembre 2006. Ad oggi ho corso 24 maratone: Venezia, Rotterdam, Carpi, New York (2008/2009/2010/2011/2013/2018), Vienna, Praga, Milano, Firenze, Dusseldorf, Boston (2014/2016/2018), Torino, Francoforte, Amsterdam, Barcellona, Chicago.

Uno dei successi che ricordi con piacere?Ogni personal best è “un grande giorno”, è il giorno che ti ripaga degli allenamenti fatti al gelo o sotto il sole cocente, magari sotto la neve o sotto un diluvio. I ricordi più importanti sono sicuramente l’esordio a Berlino nel 2006, poi la prima volta sotto le 3h a Rotterdam nel 2008. Un piccolo successo è stata la mia peggior maratona, Chicago 2017 chiusa in 3h25. Un brutto infortunio muscolare patito il 21 luglio mi ha tenuto fermo 39 giorni. Ho ripreso a correre a fine agosto con ben “3 minuti”. E la maratona era dopo soli 40 giorni. In quei 40 giorni sono riuscito a farmi male a un ginocchio e altri 10 giorni fermo. In estrema sintesi mi sono presentato al via con 20 allenamenti compresi tra i 3 e i 60’. Eppure con voglia e un po’ di esperienza sono riuscito ad arrivare al traguardo in 3h25 e prendermi l’agognata medaglia.

Cosa ci racconti del recente record personale conquistato alla maratona di Manchester? L’ultimo personale a Manchester è stato bello! Sapevo di essere ben preparato ed ero fiducioso. La settimana prima ho preso un bel raffreddore ma per fortuna la domenica stavo bene. Sono partito convinto di fare il personale e per tutta la gara sono stato abbondantemente sotto al mio precedente miglior tempo anche di 2 minuti. Gli ultimi 5/7 km di una maratona però sono sempre un’incognita, anche i professionisti a volte finiscono un po’ sulle ginocchia; ed è toccato anche a me, ho iniziato a perdere 5/6 secondi a km e pian piano il mio vantaggio è sceso. A circa 1 km dal traguardo ho iniziato a vedere il traguardo che però sembrava allontanarsi anziché avvicinarsi. Sono arrivato veramente cotto. Però è stato bellissimo. Ho festeggiato per un bel pò.

Prossimi obiettivi da raggiungere?Siamo nella stagione delle gare corte, 3/5/10 km, qualche settimana un po’ più tranquillo e poi si inizia a pensare alla prossima maratona: 1° dicembre a Valencia, dicono essere piattissima; salute permettendo anche lì si parte “aggressivi” per provare a ritoccare il personale, anche perché a 45 anni non è che ci saranno ancora tante occasioni.