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A.S. Cuneo Football Club per non perdere 114 anni di storia

10 agosto 2019 | 12:39
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A.S. Cuneo Football Club per non perdere 114 anni di storia

Intervista a Pier Calandra

Cuneo.Pier Calandra, 24 anni dedicati ai colori Biancorossi tra settore giovanile e prima squadra sarà alla guida della formazione che militerà in Terza Categoria con lo scopo di riportare in alto il Cuneo

Tra prima squadra e settore giovanile, per quanti anni hai militato nel Cuneo?

Una decina d’anni con la prima squadra, altrettanti nel settore giovanile e poi ho allenato per quattro anni i giovani, per cui gli anni cominciano a essere tanti e la maglia è pesante perché c’è un legame che dura da tanto tempo.

Hai detto che la maglia pesa con 114 anni di vita ed è una maglia che ha rischiato di scomparire.

E’ stato quello che ci ha spinto a fare questo passo, per non fermarci, anche partendo dal basso come è la Terza categoria. Questo progetto, però, è in funzione del non far sparire del tutto il Cuneo. Ci sarà tanto da lavorare per riportarlo ai vecchi fasti, però abbiamo l’entusiasmo e la voglia per farlo.

Tutto è iniziato dall’incontro che voi allenatori del settore giovanile avete avuto con il sindaco.

Siamo andati un giorno in Comune dal sindaco Borgna e dall’assessore Clerico e abbiamo spiegato la situazione e chiesto un intervento perché non poteva finire così. Noi siamo legati a questa squadra e ai ragazzi e da lì in avanti il discorso è proseguito con l’ex assessore Fantino. Siamo partiti da lì e il Comune è venuto dietro a questa nostra iniziativa

Vi aspettavate questa categoria oppure speravate in qualcosa in più?

All’inizio la speranza era un’altra perché si parlava di Eccellenza o Promozione, però abbiamo sentito la Federazione e ci è stato confermato che fino a che l’altra società (quella di Lamanna & C…) non fosse fallita non c’era altra possibilità che ripartire dalla Terza. Speriamo di ritornare al più presto dove merita il Cuneo, almeno fare l’Eccellenza nel giro del minor tempo possibile.

Adesso ci sono da affrontare i problemi pratici: quale squadra sarà il Cuneo di Terza categoria, quali allenatori oltre a Te, il settore giovanile da ripristinare, dove giocherete, con quali maglie e palloni.

Adesso viene il difficile perché si riparte da zero, non ci sono neanche le maglie e i palloni, però la nuova società sa già cosa deve fare. Di giocatori abbiamo iniziato a contattarne, tre o quattro della vecchia Beretti si fermano, il nome Cuneo è comunque sempre importante e il progetto avrà sicuramente un futuro. Faremo delle giornate aperte per il settore giovanile per allestire almeno un’annata di allievi, giovanissimi e la juniores e poi cominceremo col poco per un investimento futuro per ripristinare tutto il settore giovanile che quest’anno sarà un po’ zoppicante.

Sono da convincere del progetto anche i tifosi più accesi del Cuneo 1905, quei Fedelissimi che speravano in qualcosa di meglio di una Terza categoria.

Purtroppo la situazione è questa, bisogna essere realisti, anche noi avremmo voluto partire da progetti più ambiziosi ma bisogna comprendere che il momento è questo e dobbiamo partire da qui. Bisogna aver fiducia e incoraggiare i ragazzi. Bisogna pensare al futuro del Cuneo ed è quello che stiamo facendo. C’è grande entusiasmo anche da parte della nuova società nella quale ci sono persone che hanno molta voglia di fare, gente seria e secondo me le basi per costruire qualcosa di solido per il futuro ci sono tutte.

Un messaggio per i tifosi?

Io sono in contatto con i tifosi, ci siamo incontrati e ho spiegato loro la situazione. C’era la speranza di poter fare la Promozione per cui capisco la loro delusione attuale però la situazione è questa e noi abbiamo bisogno di loro. So che anche il sindaco li ha coinvolti, abbiamo bisogno dei Fedelissimi come di tutti. La città deve stringersi intorno a questo nuovo progetto, che sarà certamente un progetto a lungo termine.