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Storie e immagini cercasi per la rinascita della Casa del Randiere di Sant’Anna di Vinadio

17 luglio 2019 | 16:31
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Storie e immagini cercasi per la rinascita della Casa del Randiere di Sant’Anna di Vinadio

La storica abitazione del custode del Santuario ospiterà una sala multifunzionale e un percorso museale

Sant’Anna di Vinadio. A pochi giorni dall’appuntamento clou dell’anno, la Festa di Sant’Anna, il Santuario lancia il progetto Sant’Anna. Un Santuario, mille percorsi che prevede il restauro e la rifunzionalizzazione della storica Casa del Randiere.
L’edificio, che ospitava il custode del Santuario che fino agli anni Settanta curò l’apertura e il mantenimento delle strutture, diverrà un luogo di accoglienza e incontro che potenzierà la vocazione non solo spirituale ma anche turistica di Sant’Anna. Al suo interno troveranno spazio una sala multifunzionale a disposizione dei numerosi gruppi che frequentano ogni estate il Santuario e un ambiente museale che narrerà le storie e i personaggi legati ai percorsi devozionali, spirituali, storici ed escursionistici di Sant’Anna. Al contempo, un programma di iniziative di valorizzazione turistico-culturale e sociale rafforzerà il ruolo della struttura come centro di coesione e riflessione, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni.

Il progetto, realizzato grazie al sostegno della Fondazione CRT nell’ambito del bando “Santuari e Comunità – Storie che si incontrano”, è portato avanti grazie a una sinergia virtuosa di soggetti pubblici e privati. Partner operativi sono l’Associazione Volontari per l’Arte che collaborerà nella fase di formazione e animazione culturale, l’Associazione Cammino di Sant’Anna che coinvolgerà i pellegrini e i frequentatori del Santuario, l’Associazione 1000miglia e la Pastorale Giovanile della Diocesi di Cuneo che insieme cureranno il programma di attività di animazione culturale e sociale, mentre sostenitori istituzionali sono l’ATL del Cuneese, il Consorzio Valle Stura Experience, l’Unione Montana Valle Stura e il Comune di Vinadio. Le fasi di ricerca scientifica e definizione dei contenuti saranno affidate ai referenti e collaboratori degli istituti culturali diocesani: archivio, biblioteca e museo. Il project management del progetto è curato dall’associazione culturale NOAU con il ruolo di coordinamento della rete di partner e delle varie fasi progettuali.

La restaurata Casa del Randiere ospiterà al piano inferiore un percorso museale che in modo immersivo e coinvolgente racconterà le storie legate ai “percorsi di Sant’Anna” da un punto di vista sia spirituale e devozionale sia storico, turistico e umano, incrociando le storie dei frequentatori del Santuario a quella del Randiere che abitò per tanti anni l’edificio. La volontà dei progettisti è di costruire i contenuti del museo in modo partecipato: è infatti iniziata la raccolta di esperienze di vita, di storie personali, di vicende accadute e di aneddoti tra i frequentatori di Sant’Anna e tra gli abitanti della valle Stura, del cuneese e dei vicini territori francesi. Presso il Santuario e in alcuni luoghi chiave del territorio i visitatori troveranno dei totem contenenti delle cartoline da compilare e imbucare dopo aver appuntato un ricordo legato a Sant’Anna oppure i propri recapiti, in modo da essere ricontattati dall’organizzazione. Storie, ricordi e racconti, ma anche immagini e fotografie che aiutino a costruire la memoria collettiva del Santuario possono altresì essere condivise scrivendo una mail all’indirizzo santanna.progetti@gmail.com.
È possibile seguire l’andamento del progetto attraverso la pagina Facebook dedicata e l’account Instagram (@PercorsiSantuarioSantAnna).