Sconfinamenti, percorsi di reportage in Valle Gesso

12 luglio 2019 | 17:04
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Sconfinamenti, percorsi di reportage in Valle Gesso

Cinque giovani autori, cinque sguardi su un angolo delle Alpi

Dal 13 luglio all’8 settembre il Centro visita del Parco di Terme di Valdieri ospiterà la mostra Sconfinamenti. Percorsi di reportage in Valle Gesso: cinque giovani autori, cinque sguardi su un angolo delle Alpi incastonato nel nord-ovest d’Italia, al confine tra Piemonte, Liguria e Francia.
Lorenzo Attardo, Lara Bacchiega, Désirée Burlando, Alessandra Carosi e Ludovica Lanci sono i fotografi under 35 – provenienti da differenti regioni d’Italia – selezionati e incaricati della realizzazione di altrettanti reportage conclusi nell’estate 2018.

Giorgio Ariaudo, dell’Associazione Culturale Contardo Ferrini, presenta così il progetto:
“Sconfinamenti racconta la Valle Gesso indagando le sue contaminazioni sociali e ambientali. Un’esperienza che prosegue il cammino avviato nel 2017 dall’Associazione Culturale Contardo Ferrini in Valle Grana, orientato a produrre un racconto contemporaneo dell’area alpina cuneese.

Riferendosi alla Valle Gesso, sarebbe riduttivo ricondurre le ragioni che spiegano questa ricerca solo al confine fisico con le valli del Mercantour francese. Nei fatti, sono molti i caratteri specifici mediante i quali si sono concretizzati la contaminazione, l’incontro, il passaggio di un limite che pareva insuperabile. Tra questi ricordiamo, per esempio, l’incrocio tra la popolazione contadina della vallata e i Reali di Casa Savoia che, tra la seconda metà dell’Ottocento e l’8 settembre 1943, scelsero questi luoghi come spazio prediletto di svago. Un contatto tra due contesti lontanissimi tra loro, venuti facilmente in comunicazione.

Pensiamo poi agli ‘anni Enel’, ossia al periodo di costruzione delle grandi dighe destinate alla produzione di energia elettrica. Un agente esterno di cambiamento che mutò gli equilibri del passato non solo dal punto di vista sociale, ma anche del paesaggio.

Il tema del confine superato anima lo spirito di questo percorso fotografico che, è bene dichiararlo, non si pone obiettivi di promozione del territorio, bensì di narrazione sincera dell’esistente. Attraverso lo sguardo ‘esterno’ di cinque giovani fotografi, lontano dai languori nostalgici e non privo di una misurata ruvidezza, ci viene restituito un ambiente alpino di affascinanti contrasti. Un lavoro vicino al reportage, che speriamo aiuti a conferire importanza alla contemporaneità della Valle Gesso, favorendo anche un processo di consapevolezza interno.
Con l’augurio che accostandoci al presente con occhio critico, si possa contribuire a immaginare nuovi futuri possibili.”