Saviano: “Dandoci dei buonisti hanno distrutto il concetto di bontà, la parola più sacra che esista”.

7 luglio 2019 | 17:45
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Il famoso scrittore ha presentato il suo ultimo saggio “in mare non esistono taxi” nella piazza più capiente di Barolo

Barolo. Roberto Saviano, il protagonista più atteso della giornata letteraria del festival cuneese, si è presentato nel primo pomeriggio di oggi, domenica 7 luglio, davanti a centinaia di persone con il ventaglio in mano per il grande caldo.

Dopo tutti i controlli di rito (prima di iniziare un qualsiasi evento, si “bonifica” la zona) Saviano ha iniziato un lungo dialogo con Francois Dumont (responsabile della comunicazione per Medici senza Frontiere) e Alessandra Tedesco (giornalista di radio24) parlando del suo ultimo saggio “In mare non esistono taxi” con chiari riferimenti politici mirati all’attuale Ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Il titolo del mio libro è  un chiaro affronto a quello che è stato detto da Di Maio: le navi delle ONG non possono essere paragonate a dei taxi ma a delle ambulanze. Svolgono il compito di primo soccorso nelle acque internazionali. Dicendo “taxi” si è distorto completamente il significato dell’operato dei volontari. Si tratta di salvarli, non tenerli. Non c’è tempo per discutere su dove debbano approdare, quello lo si può fare dopo. Per quello c’è tempo, ma ora hanno bisogno di essere salvati, non tenuti in balia del mare”.

Durante l’incontro Francois Dumont, sul tema delle donazioni volontarie per Medici Senza Frontiere, ha aggiunto: “sono diminuite le donazioni. Ma d’altra parte sono aumentate le mobilitazioni delle persone davvero convinte del ruolo che ha la nostra associazione”.

Primo Levi, in “Se questo è un uomo” cercava di giustificare la violenza per mancata comunicazione ma oggi, con i nostri potenti mezzi, è ancora pensabile un discorso simile?

“Contrariamente a quanto si pensa, le documentazioni fotografiche sono limitate. La politica italiana dà dei trafficanti a chi salva le vite, non curandosi del fatto che i veri trafficanti sono le istituzioni italiane che ci lucrano in accordo con le milizie libiche. I nostri politici sono complici e cercano di inculcarci l’idea che “Vogliamo i migranti legali”, peccato che i visto sono finiti”.

Quindi si tratta di fake news?

“Sì, vogliono farci passare dei messaggi che non sono coerenti con la realtà oggettiva dei fatti. Quanto è difficile spiegare il percorso che fanno gli immigrati per venire in Italia? Molto più comodo criticare e appoggiarsi a qualcuno che fa la voce grossa.

Prima che un bambino muoia, proprio in quel preciso momento,  invoca il nome della mamma… succede anche a noi quando ci troviamo di fronte ad una situazione stringente: mi chiedo come sia possibile che un personaggio baci il Crocifisso dichiarandosi Padre di famiglia, si dimentichi di questi passaggi chiave”.

“Oggi fare del bene, essere solidali, vuol dire essere buonisti. Questo termine è stato distrutto e con lui il concetto di bontà, la parola più sacra che esiste”.

L’incontro è stato accompagnato da documenti fotografici che spiegano le reali situazioni che emergono dai mari internazionali.

Nel link, il video di chiusura dell’incontro.