L’estate del turismo di Langhe Monferrato Roero

26 luglio 2019 | 14:43
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L’estate del turismo di Langhe Monferrato Roero

Autenticità, Accoglienza e Amore per il territorio: le tre A del futuro turistico delle nostre colline

L’arrivo delle belle giornate caratterizzate dal caldo, dal cielo azzurro, dalle notti stellate e dai colori sgargianti ha reso le colline di Langhe Monferrato Roero una meta di vacanza ambita e apprezzata da parte di ospiti sempre più numerosi, in visita per vivere i profumi, i gusti, le emozioni e le bellezze del nostro territorio.

I Nord Europei si riconfermano protagonisti: tanti danesi, norvegesi, belgi, olandesi e svedesi scelgono le nostre colline come meta per le loro vacanze all’insegna del sole, della natura e dell’enogastronomia, da vivere in famiglia e con i loro bambini, apprezzando la quiete, il relax, i gusti veri della nostra cucina, il piacere di passeggiare tra le colline o di un giro in bicicletta. Prediligono strutture in campagna e con piscina, dove scelgono di trascorrere periodi mediamente lunghi di 5 o 6 notti, per arrivare, in alcuni casi, fino a 2 settimane. Anche le strutture in città ne contano ottimi numeri, tali da far considerare il mercato del Nord Europa e della Scandinavia il principale target al quale rivolgere le azioni promozionali dei prossimi anni.
In aumento gli ospiti da Stati Uniti (principalmente da New York, California, Florida, Oregon), Canada, Brasile e Australia. Si tratta prevalentemente di individuali, coppie o piccoli gruppi che soggiornano in media da 2 a 5 o 6 giorni, con un’ottima capacità di spesa e un grande interesse per i nostri prodotti: la clientela ideale sulla quale continuare ad investire.
Gli svizzeri, i tedeschi e i francesi sono sempre clienti importanti, che visitano le nostre colline in tutte le stagioni, ritornando più volte nel corso dell’anno.Anche gli italiani sono in incremento, arrivano principalmente dalle regioni del Nord Italia e soggiornano per 1 o, talvolta, 2 notti.

Le richieste più ricorrenti, in questo periodo, riguardano strutture con piscina, ristoranti con terrazze panoramiche, osterie caratteristiche, visite in cantina, ricerche del tartufo, corsi di cucina, visite a piccoli produttori artigianali di nocciole e formaggi. L’ospite che organizza una vacanza sul nostro territorio è solitamente molto preparato e arriva con l’aspettativa di vivere un’esperienza locale ed autentica.
Nell’ultimo anno rileviamo un grande sviluppo del turismo outdoor, con un forte incremento nella domanda di noleggio bici e soprattutto e-bike, trekking guidati, passeggiate nella natura e tour in vespa o a cavallo.

Da sottolineare, poi, il sempre maggiore interesse di aziende, italiane e straniere, che guardano al nostro territorio quale luogo dove organizzare meeting, eventi, incentive e attività di team building che abbinino il lavoro al piacere di esperienze legate alla cucina e alla natura.
In un’analisi più ampia, dalla primavera all’autunno, si registrano un buon aprile, un maggio compromesso dal brutto tempo nei week-end e un mese di giugno con soddisfacenti riscontri da parte degli operatori che rilevano un incremento spesso a due cifre. Luglio garantisce grandi soddisfazioni, con la migliore occupazione di tutto l’anno e sono ottime le prospettive anche per agosto. Settembre, ottobre e novembre, con i grandi eventi autunnali, presentano molte richieste di prenotazione, con un particolare interesse, crescente, da parte di americani, canadesi, norvegesi, brasiliani e israeliani… Una stagione turistica che continua fino a dicembre con il Tartufo e le festività natalizie per un totale di 9 mesi ininterrotti, non così comuni in altre destinazioni.

«Con il nostro Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero – dichiara il direttore, Elisabetta Grasso – abbiamo accompagnato nel tempo la crescita di strutture e servizi cercando di essere sempre al passo con i nuovi stili di vita e di viaggio. Abbiamo inoltre realizzato, in collaborazione con l’ATL Langhe Monferrato Roero, la Regione Piemonte e in sinergia con il mondo del vino, azioni promozionali mirate ai target di clientela più adatti. Se oggi possiamo vantare ospiti così selezionati, consapevoli e preparati, con una buona capacità di spesa, educati e rispettosi, è anche grazie a tutto questo lavoro. Senza strategie promozionali indirizzate ai mercati più in linea con la nostra cultura e la nostra qualità di offerta si rischierebbe di avere clienti non consoni allo stile del territorio e delle strutture.
L’immagine che abbiamo conquistato e che caratterizza l’atmosfera delle nostre colline va preservata. I gruppi grandi, quelli che scelgono una meta non tanto in funzione di una precisa scelta di interesse ma di intrattenimento, che potrebbe essere qui come altrove, non sono adatti a questa destinazione: spesso cercano proposte a prezzi ridotti, consumano il territorio e lasciano una ricaduta economica minima.

La scelta dei mercati su cui puntare in futuro è determinante, e non possiamo sbagliare: i gruppi di cinesi e di russi, se pur spesso con un’ottima capacità di spesa, non sono compatibili con la nostra offerta: mettono in difficoltà gli operatori con richieste gastronomiche non in linea con le loro proposte, cercano luoghi di maggior vivacità mondana e convivono con fatica, per le loro abitudini e i loro comportamenti, con gli altri ospiti».
Dall’ascolto quotidiano delle richieste negli uffici turistici, dalle analisi di mercato e dai numerosi incontri alle fiere e presentazioni con tour operator italiani e stranieri da ogni parte del mondo, il Consorzio, che rappresenta le migliori strutture turistiche delle colline Unesco, suggerisce le linee guida e si pone come punto di riferimento e aiuto allo sviluppo di un’accoglienza curata e di qualità.

Le strutture del territorio, e in particolare quelle del sodalizio, attive e partecipi anche ai numerosi corsi e iniziative di formazione organizzati con la partecipazione di importanti e motivati docenti, offrono un’ospitalità di livello, in hotel e dimore di charme e di campagna, ristoranti ed osterie caratteristiche, con standard elevati e con un calore dell’accoglienza difficilmente riscontrabili altrove.
Per il futuro è necessario puntare ancor di più sulla qualità al giusto prezzo, valorizzando il lavoro degli operatori che, quotidianamente, cercano di migliorarsi con una scrupolosa attenzione alle materie prime, all’accoglienza e al servizio.

È poi fondamentale riuscire a differenziarsi, puntando sulle nicchie e rendendo le strutture tematiche: per famiglie con bambini, offrendo attività con gli animali e didattiche in vigna e nell’orto, green con un occhio attento all’ambiente, all’ecologia e ai prodotti biologici e biodinamici, più spazi dedicati al benessere, menù che valorizzino gli aspetti salutistici e pensati per chi ha problemi di intolleranze…

«Occorre una continua analisi del proprio lavoro – afferma Elisabetta Grasso – è indispensabile il confronto, la ricerca costante di nuovi spunti, il far trasparire la passione per l’accoglienza e per la cura del cliente. Non ci si può improvvisare operatori turistici andando semplicemente a caricare la disponibilità delle proprie camere sui giganti delle prenotazioni, da booking.com ad Airbnb. Bisogna saper accogliere con criterio, rispondere alle richieste in maniera adeguata, gestire le recensioni, avere appropriate strategie di marketing e comunicazione e, soprattutto… rispettare le regole lavorando con un obiettivo di correttezza e di sana e leale concorrenza per continuare, tutti insieme, a far crescere il territorio!».