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La Granda ha fame di internet

26 luglio 2019 | 10:29
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La Granda ha fame di internet

Il Piano Regionale per la banda larga per colmare il divario digitale del piemonte

“Per la realizzazione degli interventi per la Banda ultra larga la Regione Piemonte non intende perdere tempo” come ha garantito l’assessore alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, al termine di un incontro avuto il 23 luglio con i rappresentanti degli enti locali convocati per un’analisi della situazione “la nuova Amministrazione intende creare le condizioni per scardinare e superare le attuali criticità, perché si rende perfettamente conto che per molti territori poter disporre di questa infrastruttura è come essere raggiunti da una strada o da una ferrovia”. Questo è quanto si legge sul sito della Regione Piemonte.

Il tema di internet veloce era già stato affrontato dalle precedenti amministrazioni, specialmente da quella guidata da Mercedes Bresso che aveva approntato un piano per risolvere il digital devide che, come spiega Wikipedia è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e Internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. I risultati sono scoraggianti. Secondo i dati dell’assessorato alla Ricerca e Innovazione a luglio lo stato di avanzamento dei lavori del piano regionale per la banda larga, vedeva accanto al 93% della provincia di Vercelli e al 70% del VCO, il 50% di Biella e il 47% di Alessandria. Fanalini di coda risultano essere Torino col 18%, Novara al 14%, Asti 11%.

In provincia di Cuneo si attesta su un misero 16%. Il piano regionale per la banda larga, che prevede la sua conclusione entro il 2020, ha messo in campo un investimento pari a 282 milioni di euro, 90 dei quali attinti dai fondi europei gestiti dalla Regione e il resto di provenienza statale. Inutile sottolineare quanto incide sulla competitività delle aziende la possibilità di poter disporre, o meno, di internet veloce così com’è fondamentale per gli enti, per le scuole, per i privati cittadini. E a tutt’oggi, su questo fronte, la provincia di Cuneo continua a essere carente non solo di strade ma anche delle vie di comunicazione virtuali come quelle garantiti da internet.

La società che la Regione ha incaricato dei lavori, la Open Fiber, per quest’anno prevede di avviare la posa dei cavi in 276 Comuni, che si aggiungono ai 122 dove si è partiti lo scorso anno, sotto la gestione Chiamparino, e completare le opere in 113 Comuni e collaudarle in 50.