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Cortemilia, violenze e umiliazioni verso i pazienti della casa di riposo: nei guai tre OSS

11 luglio 2019 | 17:58
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A causa dei ripetuti maltrattamenti nella casa di cura, per alcuni ospiti si respirava un clima di terrore, le richieste di cure e aiuto rimanevano spesso inascoltate.

Cortemilia. I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Asti a carico di due donne di origine rumena e del divieto di dimora nel comune di Cortemilia a carico di un cittadino italiano, tutti dipendenti della casa di riposo Ospedale Santo Spirito di Cortemilia (CN), poiché ritenuti responsabili di maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni di alcuni ospiti della struttura sanitaria.

Botte e comportamenti violenti ed umilianti erano all’ordine del giorno nei confronti degli anziani ospiti di età compresa tra i 78 e i 98 anni. I militari operanti, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, hanno infatti potuto appurare che nella struttura gli anziani ospiti subivano violenze psichiche e fisiche di ogni tipo. In poco meno di due mesi, grazie alle telecamere opportunamente istallate nei locali interessati, sono stati documentati numerosi episodi contraddistinti da condotte scioccanti, con gli anziani percossi, fatti cadere rovinosamente in terra oltre che derisi e umiliati crudamente. Dall’analisi dei filmati i Carabinieri hanno accertato un triste stato di incuria e di intolleranza, espressa in atteggiamenti bruschi e certamente non conformi alla corretta attività assistenziale dei tre operatori nei confronti degli anziani ospiti non autosufficienti e che non manifestavano alcuna forma di resistenza.

A causa dei ripetuti maltrattamenti nella casa di cura, per alcuni ospiti si respirava un clima di terrore, le richieste di cure e aiuto rimanevano spesso inascoltate. Nel corso delle indagini sono stati documentati più di una cinquantina di episodi di violenza ai danni delle inermi vittime ad opera dei tre soggetti raggiunti dalla misura cautelare.