Banche e Risparmio: Roma chiama Bruxelles. Ma stavolta è il CNEL

21 luglio 2019 | 14:31
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Banche e Risparmio: Roma chiama Bruxelles. Ma stavolta è il CNEL

Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro ha inviato all’Unione Europea un documento predisposto dalla “Commissione Catania” e supportato in pieno dal Consigliere Ghisolfi

Roma chiama Bruxelles. Ma questa volta il filo diretto fra le due Capitali, italiana e dell’Unione europea, si realizza grazie al CNEL, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro che dal proprio quartier generale di Villa Lubin ha trasmesso un documento articolato di fondamentale importanza per il ridisegno degli assetti del settore bancario europea e degli strumenti sovranazionali di difesa del risparmio familiare e di tutela del debito pubblico – per la gran parte risparmio degli Italiani – dalle speculazioni internazionali.
Il documento, con il beneplacito finale dell’Assemblea generale del CNEL, è scaturito dai lavori della Commissione interna presieduta dal manager Elio Catania e partecipata dal Consigliere e Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi.
Nel testo sono indicati, in maniera già fin da ora dettagliata, orientamenti di fondamentale importanza per la piena ripresa economica italiana: il rafforzamento dell’educazione finanziaria, il risarcimento ai Risparmiatori vittime incolpevoli, il definitivo superamento del bail-in, il rafforzamento del ruolo di politica economica economica della Banca centrale europea come compratrice di ultima istanza dei titoli di Stato del debito pubblico, per sconfiggere lo spread e la speculazione.
Un motivo di orgoglio per molte battaglie partite dalla Granda e codificate nel Lessico finanziario di Ghisolfi, autentica cattedra ambulante come definito dal Presidente ABI Patuelli.
Il CNEL, organo consultivo costituzionale di cui l’ex governo Renzi aveva sancito la cancellazione – poi infine bocciata a dicembre del 2016 dal popolo Italiano – si conferma il solo organismo che abbia espresso un atto già fin da ora traducibile in termini normativi e applicativi ove vi fosse la successiva volontà da parte del livello politico – parlamentare.