Sommariva del Bosco, dieci anni di Rosaspina

25 giugno 2019 | 17:10
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Sommariva del Bosco, dieci anni di Rosaspina
Sommariva del Bosco, dieci anni di Rosaspina
Sommariva del Bosco, dieci anni di Rosaspina

Sommariva del Bosco. Il 22 giugno 2009 il centro diurno della cooperativa sociale Alice veniva inaugurato nei locali dell’ex-asilo di Sommariva Bosco, da tempo inutilizzati e abbandonati, messi a disposizione dalla proprietà, la vicina casa di riposo Ospedale Ricovero. Un anniversario che utenti, famiglie, operatori e volontari hanno festeggiato insieme nei giorni scorsi. I ragazzi hanno messo in scena “La bella addormentata nel bosco” in omaggio al nome scelto per la loro struttura, uno spettacolo preparato durante il laboratorio con i volontari dell’associazione Angeli di Ninfa. Poi una danza rinascimentale messa a punto con l’insegnante di balli occitani. Infine, il concerto della Periferia Band di Bra di fronte a un centinaio di ospiti.

Dieci anni di strada significano un sacco di persone passate di qui – commenta la responsabile Angela Olivero -, volontari, collaboratori, ospiti. Ognuno ha dato il suo contributo e lasciato la sua impronta”. Gli utenti oggi sono 18, persone con disabilità tra i 18 e i 65 anni, tutti del territorio braidese, gli operatori 6 e il centro diurno è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 16,30. I punti di forza? “Una squadra giovane, motivata e competente – dicono da Rosaspina – e l’integrazione con il territorio attraverso le attività e le sinergie che sono nate”. Gli utenti hanno la possibilità di partecipare a laboratori, come quelli di informatica, falegnameria, fotografia. Tra le attività esterne la gestione di alcune aree verdi cittadine, sport, distribuzione di locandine. Stretta la collaborazione con il comune di Sommariva e con i centri diurni del territorio, con cui vengono organizzate annualmente giornate sportive e ludiche e attività sul territorio. Ora con la bella stagione, spazio alle attività più rilassanti: piscina, yoga della risata, zumba e gite fuori porta.

Il futuro? “Alcuni educatori e molti utenti sono qui dall’inizio – raccontano -. Gli ultimi inserimenti di ragazzi giovani, invece, ci hanno spronati a rimetterci nuovamente in gioco e a ripensare le attività in base alle età e alle esigenze degli ospiti. Le porte qui a Rosaspina sono sempre aperte per chiunque voglia venire a vedere quello che facciamo”. Proprio per guardare ai prossimi anni con lo stesso entusiasmo di dieci anni fa, quando era stata inaugurata la struttura e piantato un melograno, la cooperativa sociale Alice, con il suo presidente Tamara Contini, ha voluto regalare un secondo albero da piantare in giardino, un acero da curare e far crescere insieme al Centro diurno.