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Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento

25 giugno 2019 | 18:12
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Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento
Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento
Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento
Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento
Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento
Saluzzo, termina con 20.000 presenza la decima edizione di C’è fermento

Gran successo di pubblico per il festival delle birre artigianali

Saluzzo. È giunta al termine la decima edizione di C’è Fermento, il festival delle birre artigianali che ha animato la cittadina di Saluzzo dal 20 al 23 giugno con i rumori delle spillatrici, delle birre, della musica.
Ed anche quest’anno C’è Fermento si conferma un gran successo di pubblico: nei quattro giorni i numeri dei passaggi hanno contato 20.000 visitatori. Un bel risultato anche rispetto maltempo, con la pioggia e i temporali estivi che hanno inaugurato i primi giorni nel cortile della Fondazione Amleto Bertoni, sede ormai storica della manifestazione.
Ma l’edizione numero dieci della kermesse non ha avuto solo un’ottima affluenza di ospiti: con i diciotto birrifici italiani e i tre internazionali presenti, gli incontri pubblici e le degustazioni itineranti, C’è Fermento ha alzato ulteriormente l’asticella, offrendo una proposta di degustazione e di approfondimento che si attesta e conferma come punto di riferimento per birrai, intenditori e amanti della birra.

Quella di quest’anno per C’è Fermento è stata un’edizione speciale, il decennale di una manifestazione che ha come parole d’ordine birra, formazione, convivialità: i momenti di incontro con i Mastri Birrai, che hanno svelato segreti e curiosità sulla lavorazione, produzione e abbinamenti delle birre; i percorsi di degustazione con Unionbirrai, l’associazione di categoria; ma anche tutto un lato dedicato al divertimento e alla convivialità, con la selezione di proposte di street food curata con Slow Food e i momenti di musica, intrattenimento e approfondimento grazie alla collaborazione con Radio Beckwith.
Non solo birra: per il 2019 C’è Fermento si è posta gli obiettivi di festival family friendly ed eco-sostenibile: obiettivi felicemente concretizzati grazie alla collaborazione con il Ludobus Proposta 80, che ha offerto uno spazio gioco e attività per i più piccoli, e a quella con il CSEA – Consorzio Servizi Ecologia Ambiente, che ha istituito 4 eco-isole di raccolta rifiuti.

Curato dalla Fondazione Amleto Bertoni – grazie anche ad Enrico Falda, Presidente della Fondazione che nel corso del quinquennio in carica si è fortemente adoperato per la crescita dell’evento – in collaborazione con Città di Saluzzo e Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo, il festival delle birre artigianali si conferma ulteriormente uno degli appuntamenti più importanti del settore.
Quattro giorni in cui la protagonista assoluta è stata la birra artigianale, sia regionale sia nazionale, come da tradizione, ma a cui si sono aggiunte per la prima volta nella storia della kermesse tre Mastri Birrai provenienti dal Nord Europa (Belgio, Inghilterra e Germania), ospiti speciali per il decimo compleanno, che hanno portato con professionalità e competenza un sapere nuovo nel cortile della Fondazione Amleto Bertoni.
Tre Mastri Birrai, tre paesi, tre scuole e tre filosofie di fare birre: le tre filosofie che hanno poi generato l’arte delle produzioni di tutto il mondo, in diverse declinazioni.
Tre Mastri Birrai nord europei, insieme ai diciotto birrifici da tutta Italia, dal Piemonte alla Puglia, attentamente selezionati dalla Guida alle Birre d’Italia Slow Food e da un comitato scientifico formato da Luca Giaccone e Francesco Nota.

C’è Fermento ha ospitato oltre 120 birre, affiancate da 12 cucine di strada, selezionate dalla Condotta del Marchesato di Saluzzo Slow Food, per offrire al pubblico un percorso di tutto gusto alla scoperta dello street food all’italiana.

C’è Fermento per i suoi dieci anni ha dato vita a un’ulteriore novità: protagonista della Birroteca è stata la collaboration beer Amleto, una italian blond ale creata negli impianti di Baladin Open Garden, grazie all’ospitalità di Teo Musso e di Birra Baladin, in collaborazione con Birra Antagonisti, Birrificio della Granda, Birrificio Kauss e Birrificio Trunasse.
Dieci sentori per i dieci anni di C’è Fermento: bergamotto, arancia, limone, camomilla, genziana, coriandolo, miele di erica, sciroppo di sambuco, sale marino di Trapani e cicoria. La Amleto è dedicata ad Amleto Bertoni, colui che rese l’artigianato saluzzese famoso in tutta Italia, e con lui a tutta la città di Saluzzo.

Nonostante C’è Fermento sia un festival della birra, con un clima festoso e conviviale, grande rilevanza hanno avuto i momenti di formazione e approfondimento rivolti sia agli intenditori sia a semplici appassionati e curiosi.
In particolare ci sono stati tre incontri pubblici organizzati dalla Fondazione Bertoni e curati da Luca Giaccone, appuntamenti che hanno approfondito temi di ambito economico, come le accise, di produzione e in particolar modo della filiera delle materie prime come orzo e luppolo; e di cultura con una chiacchierata con i tre Mastri Birrai nord europei.
Insieme a questi dibattiti e seminari, la manifestazione ha visto un calendario di appuntamenti a latere di degustazioni itineranti affidate ad Unionbirrai Beer Taster, che hanno accompagnato il pubblico interessato a conoscere quattro birre di quattro birrifici, con degustazioni e spiegazioni approfondite.