Mondovì, ristorante travestito da associazione culturale: scoperta ingente evasione fiscale

3 giugno 2019 | 10:30
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Mondovì, ristorante travestito da associazione culturale: scoperta ingente evasione fiscale

Tale attività irregolare ha consentito ai responsabili dell’ente di sottrarre a tassazione, in ordine ai notevoli sgravi consentiti dal regime fiscale agevolato, ricavi per circa 300.000 Euro.

Mondovì. Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza hanno portato a termine un’articolata indagine ispettiva che ha consentito di disvelare quella che era di fatto un’attività di ristorazione esercitata laddove, teoricamente, si dovevano organizzare eventi con fini culturali e di promozione turistica.

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sui requisiti formali e sostanziali che la sedicente associazione culturale avrebbe dovuto rispettare per poter godere delle ampie agevolazioni fiscali riservate dalla normativa vigente nei confronti degli “enti non profit”. È stato invece riscontrato che l’associazione, avente sede in una nota località sciistica monregalese, oltre a non rispettare le previste prescrizioni di legge, effettuava la somministrazione di alimenti e bevande ed organizzava feste dal carattere esclusivamente ludico, il tutto con fini lucrativi e non culturali o di promozione turistica.

Tale attività irregolare ha consentito ai responsabili dell’ente di sottrarre a tassazione, in ordine ai notevoli sgravi consentiti dal regime fiscale agevolato, ricavi per circa 300.000 Euro. In capo al presidente dell’associazione è stato inoltre contestato l’impiego di lavoratori completamente “in nero” in quanto, al momento dell’accesso presso la struttura, gli ispettori hanno individuato otto persone chiaramente intente a svolgere le varie mansioni di cameriere, cuoco e barista, mai regolarizzate sotto il profilo giuslavoristico.

La costante attività del Corpo a contrasto del fenomeno del “sommerso d’azienda” e del “lavoro irregolare” si incardina nella più ampia strategia che mira, tra l’altro, a correggere i fenomeni distorsivi della leale concorrenza del mercato. Di fatto, proprio a causa del comportamento scorretto di taluni, i cittadini che rispettano la normativa da un lato subiscono un pesante danno economico e dall’altro soffrono la percezione di una grave ingiustizia sociale, anomalie verso le quali l’azione della Guardia di Finanza è diretta costantemente col fine di eliminarne gli effetti.