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Peveragno, immagini del CAI proiettate nella casa di riposo “Don G. Peirone”

26 giugno 2019 | 19:02
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Peveragno, immagini del CAI proiettate nella casa di riposo “Don G. Peirone”
Peveragno, immagini del CAI proiettate nella casa di riposo “Don G. Peirone”
Peveragno, immagini del CAI proiettate nella casa di riposo “Don G. Peirone”

Gli ospiti della Casa di Riposo hanno così potuto visitare diversi rifugi montani, riscoprire la spensieratezza del camminare tra il fango, la pioggia, il sole e la natura, ma soprattutto «viaggiare» da Peveragno al Monte Bianco, tra le Orobie Occidentali della Val Brembana, attraverso l’Anello Zoldano al cospetto delle Dolomiti, da Ventimiglia a Trieste, dalla Val Chiavenna alla Val Malenco e da Leggo al Malesco

Peveragno.  Grazie alla collaborazione di Silvia Beltritti (Scuola elementare di Peveragno), di Piero Pessiglione (ex Presidente del CAI di Cuneo), di Vittorio Toselli (CAI di Peveragno) e Serena Macagno (volontaria del Servizio Civile Universale), nel pomeriggio di lunedì 17 giugno gli ospiti della Casa di Riposo Don Peirone di Peveragno hanno potuto divertirsi e meravigliarsi di fronte a spettacolari video amatoriali sulla montagna realizzati dal Gruppo G.T.A. di Peveragno. Tale gruppo, animato dalla passione per il trekking, è stato presentato da Vittorio Toselli (anche volontario dell’Associazione Madonna del Borgato), il quale ha arricchito la visione dei filmati con importanti spiegazioni, contagiando tutti con la sua passione per la montagna.

Gli ospiti della Casa di Riposo hanno così potuto visitare diversi rifugi montani, riscoprire la spensieratezza del camminare tra il fango, la pioggia, il sole e la natura, ma soprattutto «viaggiare» da Peveragno al Monte Bianco, tra le Orobie Occidentali della Val Brembana, attraverso l’Anello Zoldano al cospetto delle Dolomiti, da Ventimiglia a Trieste, dalla Val Chiavenna alla Val Malenco e da Leggo al Malesco. Un ringraziamento caloroso arriva a tutti coloro che hanno reso possibile offrire questa nuova esperienza, sperando di poter ripetere presto queste «passeggiate immaginarie» in nuovi luoghi, ma con lo stesso spirito curioso.